Precipita da una pala eolica, è ancora tragedia sul lavoro in Sicilia: la vittima è un operaio di 33 anni

operaio

A meno di una settimana dalla tragedia di Casteldaccia, la Sicilia piange un’altra giovane vittima sul lavoro. Si tratta di Giovanni Carpinelli, operaio di 33 anni originario di Benevento, morto in contrada San Nicola, a Salemi: è precipitato mentre era lavoro su una pala eolica alta 112 metri.

L’intervento di recupero da parte dei vigili del fuoco ha presentato delle difficoltà perché il corpo dopo la caduta si fermato a un’altezza di circa 48 metri. La tragedia è avvenuta presso il parco “Erg 69” al palo numero 3. L’uomo era dipendente della ditta “Ivpc service srl” di Benevento che operava in sub-appalto per il montaggio meccanico

Schifani: “Occorre il massimo impegno”

“Non si sono ancora celebrati i funerali di tutte le vittime di Casteldaccia e siamo già costretti a piangere un altro giovane lavoratore – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Esprimo tutto il mio dolore, e quello del governo regionale, per la tragica scomparsa di Giovanni Carpinelli, l’operaio originario di Benevento morto oggi a Salemi, nel Trapanese, all’interno di un impianto eolico. Il mio pensiero va inevitabilmente alla famiglia, alla quale esprimo vicinanza. Occorre il massimo impegno da parte di tutti, affinché sia garantita l’adeguata sicurezza sui luoghi di lavoro e la formazione del personale. La Regione farà tutto ciò che è nelle proprie competenze per contribuire a evitare che altre tragedie come queste possano ripetersi”.

CISL Palermo Trapani: “Basta retorica”

“È una strage senza fine, si intervenga subito perché ogni giorno contiamo vittime. Ormai è emergenza nazionale”. Così commenta Leonardo La Piana, segretario generale CISL Palermo Trapani. “Una settimana nerissima per il nostro territorio, iniziata con la strage di Casteldaccia. Basta retorica, basta parole di solidarietà che non portano a fatti concreti come interventi urgenti per garantire la vita dei lavoratori con prevenzione, controlli, formazione. Bisogna investire sulla cultura della sicurezza fin dai banchi di scuola, servono controlli più serrati e un numero maggiore di ispettori. Siamo sconvolti un altro lavoratore non farà rientro a casa, si accertino le responsabilità”.

CONTINUA A LEGGERE