La terza ondata di Covid-19 è “certa” e rischia di essere “un’ondona”. Ne è convinto il virologo dell’Università statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, che in un’intervista a La Stampa ha manifestato la sua preoccupazione sui numeri dei contagi in continuo aumento, soprattutto negli ultimi giorni. “L’anno nuovo non promette bene. I numeri di questi giorni non consentono di stare tranquilli e prefigurano una terza ondata. Gli ultimi dati dimostrano la stanchezza del lockdown, ma ora la curva rallenta troppo lentamente, per cui è urgente intervenire con nuove misure”.
Secondo Pregliasco sarebbe opportuno prolungare la zona rossa anche oltre il 6 gennaio. “Il colore rosso è stato necessario perché a dicembre la popolazione non era abbastanza attenta. Durante le feste è stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino“. Inoltre, “la vaccinazione non darà risultati a breve per cui per diversi mesi, circa fino a fine 2021“, prevede Pregliasco.
“Con l’attuale circolazione del virus, le scuole sono pericolose sia per quello che vi succede dentro sia per il traffico che innescano, ma ha senso il tentativo di riaprirle parzialmente per valutare nel tempo gli effetti ed eventualmente ricalibrarsi”, ha affermato Pregliasco nel corso dell’intervista. “Anche perché la scuola ha pari dignità rispetto ai servizi essenziali e ai luoghi di lavoro, che fino a qui si è cercato di privilegiare sacrificando invece svaghi e turismo”, ha concluso.