Premio di 100.000 dollari a Angela Carini, ma la pugile italiana rifiuta
Una Olimpiade durata appena 46 secondi, ma che avrebbe comunque portato un premio cospicuo a Angela Carini. L’Iba, la federazione internazionale che gestisce il pugilato Elite, ha deciso di riconoscere all’atleta campana i 100 mila dollari già previsti per i campioni olimpici. “Per noi è come se avesse vinto la medaglia d’oro”, ha dichiarato la federazione.
Pare però che la pugile italiana rifiuterà il premio. La somma, in realtà, spetterebbe per il 50% all’atleta napoletana, per il 25% al suo allenatore e per il 25% alla federazione italiana. Proprio Iba aveva escluso dagli ultimi Mondiali Imane Khelif, l’avversaria di Carini nel primo turno dei Giochi, dopo averla sottoposta a uno specifico test di idoneità, nel quale sarebbe emerso che l’algerina avrebbe un vantaggio competitivo rispetto alle altre atlete per il suo iperandrogenismo.
“Non riuscivo a guardarla mentre piangeva – ha detto il presidente dell’Iba Ubar Kremlev -, e non posso rimanere indifferente a una situazione del genere. Non capisco perché uccidano il pugilato femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete eleggibili”. Il Cio, Comitato Olimpico Internazionale, ha commentato in modo duro la scelta dell’Iba: “La dice lunga sulla sua credibilità, non vogliamo dargli alcuna attenzione”, ha detto il portavoce Mark Adams. “Khelif è donna, non ci sono dubbi”, ha ribadito il presidente Thomas Bach spiegando di non aver intenzione di partecipare ad alcun dibattito politico sul tema.
La federboxe italiana e Carini non accettano il premio
I vertici della federboxe italiana hanno però dopo qualche ora smentito “qualsiasi accettazione di qualsivoglia premio in denaro”. Secondo la nota federale, quindi, non saranno accettati i 25 mila dollari destinati all’allenatore e alla federazione. La Fpi infatti fa sapere che neanche Angela Carini ha intenzione di accettare il premio in denaro.
Fonte foto: Rai Olimpiadi