Presentato a Roma il manifesto sulla buona alimentazione e i corretti stili di vita durante la Conferenza nazionale sulla nutrizione indicando 10 azioni da perseguire. Il Ministro della Salute Schillaci ricorda che una “sana alimentazione aiuta a stare bene e a prevenire malattie croniche degenerative con un impatto rilevante sulla spesa sanitaria e sulla mortalità”.
LA CONFERENZA NAZIONALE SULLA NUTRIZIONE
Durante la Conferenza nazionale sulla nutrizione, organizzata a Roma dal ministero della Salute, gli esperti hanno stilato un decalogo per un’alimentazione sana e sostenibile. Tra i punti principali, il sostegno alla dieta mediterranea, la promozione di uno stile di vita sano, la lotta agli sprechi alimentari, il contrasto alla malnutrizione fino all’educazione alimentare nella scuola primaria, il secco “no” ai cibi sintetici.
LA DIETA MEDITERRANEA
La dieta mediterranea, infatti, rappresenta uno stile alimentare e di vita che consiste nell’assumere ogni giorno il 50-55% di carboidrati, il 20% di proteine e il 30% di grassi, senza eccedere nelle quantità e senza l’esclusione di alimenti. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ricordato come una “sana alimentazione aiuta a stare bene e a prevenire malattie croniche degenerative con un impatto rilevante sulla spesa sanitaria e sulla mortalità”. Sulla dieta mediterranea, invece, ha sottolineato come questa sia “associata alla riduzione della mortalità complessiva di quasi il 10%, della mortalità per patologia cardiovascolare (10%), per tumore (-6%), malattie di Parkinson (-13%) e Alzheimer (-13%)”.
IL DECALOGO SULLA BUONA ALIMENTAZIONE
Nel dettaglio, il decalogo, stilato dagli esperti, per un’alimentazione sana e sostenibile.
- La nutrizione è uno dei fattori determinanti del benessere psico-fisico dell’individuo, in favore del quale devono essere orientati in modo prioritario gli investimenti pubblici, sia per la tutela della salute dei cittadini, sia per favorire l’adozione di stili di vita più sani;
- La dieta mediterranea rappresenta il paradigma che consente di conciliare una alimentazione sana e consapevole con la sicurezza dei prodotti e la tutela dell’ambiente. E’ veicolo della forza del ‘made in Italy’ e concorre alla promozione e alla tutela dell’immagine dell’Italia nel mondo;
- Il Servizio sanitario nazionale deve garantire l’omogeneità delle prestazioni in ambito nutrizionale;
- Il contrasto alla malnutrizione e la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili devono essere considerate tra le priorità sanitarie del nostro Paese e devono essere affrontate attraverso l’adozione di un piano strategico nazionale;
- Lo sviluppo e il consolidamento di una sensibilità diffusa verso temi come la sana alimentazione e la sostenibilità ambientale non può prescindere dalla stretta collaborazione tra tutti gli attori della filiera agroalimentare, imprese agricole, di trasformazione e grande distribuzione, fino al cittadino consumatore;
- L’informazione falsa, o anche solo imprecisa e fuorviante, deve essere contrastata con decisione per scongiurare abitudini alimentari inadeguate e arginare i rischi di criminalizzare interi comparti produttivi;
- L’insegnamento della nutrizione preventiva trova la sua naturale collocazione nel corso di studi di medicina e in tutte le altre discipline sanitarie;
- L’educazione alimentare e la promozione della dieta mediterranea sono temi che devono essere trasmessi precocemente alle nuove generazioni attraverso l’inserimento nei programmi didattici della scuola primaria e secondaria (incluso il sistema 0-6);
- La ristorazione scolastica deve diventare uno strumento per la promozione di una alimentazione varia ed equilibrata, proponendo modelli basati sulla dieta mediterranea e su approvvigionamenti da filiere territoriali;
- La riduzione degli sprechi alimentari rappresenta un fattore determinante non solo da un punto di vista etico, ma anche per il raggiungimento di un sistema alimentare sostenibile.
Fonte foto Pixabay.