Preside arrestata a Palermo, burro scaduto alla mensa dei bambini dello Zen
Una collaboratrice complice della dirigente scolastica avrebbe cancellato la data di scadenza con un pennarello
Burro scaduto ai bambini dell’Istituto Giovanni Falcone nel quartiere Zen di Palermo. È quanto ricostruito nelle intercettazioni che hanno portato all’arresto della preside Daniela Lo Verde, accusata di corruzione e peculato al termine di una inchiesta.
La spesa personale della preside dello Zen
La dirigente scolastica utilizzava la dispensa per la mensa della scuola come se fosse un mini-market personale. Dai barattoli di giardiniera alla pasta, dal latte alle spezie. Il tutto senza pagare. E se qualche alimento fosse già scaduto, non esitava a farsi alcun tipo di problema.
“Questo burro è scaduto? Si può usare”
“Vuoi vedere se questo burro è scaduto?”, diceva lei secondo quanto emerge dalle intercettazioni. “Sì, 20 agosto… è perfetto”, rispondeva una collaboratrice. “Si può usare”, concludeva la dirigente. “Abbiamo cancellato la data di scadenza del burro”, diceva la preside tra le risate al suo vice, ora ai domiciliari. Alla lista degli alimenti si aggiungeva anche il latte. “Latte, 2 litri. Scaduto, quindi è a casa mia, me lo bevo io, già abbiamo cancellato la data di scadenza del burro!“.