Pressing dei sindacati per la didattica a distanza: «Il sistema è saltato»

Le organizzazioni di categoria insorgono a tutela del personale docente e amministrativo: manca la serenità per lavorare

didattica a distanza

I sindacati, facendosi portavoce dei lavoratori della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado. hanno lanciato un allarme a tutela del personale docente e amministrativo. Il Flc Cgil afferma che ai lavoratori manca la serenità per lavorare. Infatti, come riportato dal Giornale di Sicilia con un articolo di Anna Cane, il segretario Fabio Cirino ha detto: «Il sistema è saltato. Non può definirsi scuola sicura quella che insegue quarantene e isolamenti. Gli operatori della scuola non si sentono affatto sicuri e sereni nello svolgimento della loro quotidiane attività. E senza sicurezza e serenità sicuramente non si può lavorare».

TRANNE I LICEALI, TUTTI GLI ALTRI STUDENTI SONO A SCUOLA

Nell’ultimo Dpcm infatti è previsto che, anche in zona arancione, i bambini della scuola dell’infanzia e gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado continuino a frequentare la scuola in presenza. A differenza degli studenti delle scuole superiori che seguono esclusivamente la didattica a distanza. Ma nelle scuole si sono registrati numerosi casi di positività. E dai sindacati dichiarano: «Ogni cittadino, ogni settore, ogni comparto deve contribuire a diminuire significativamente la curva dei contagi per il bene di tutti e bisogna agire in fretta».

«IL TRACCIAMENTO È FALLITO»

Così come per i sindacati, anche per il consigliere comunale e presidente della sesta commissione consiliare, Ottavio Zacco, come scrive il GdS, la decisione di continuare la didattica in presenza per le scuole elementari e medie è «del tutto scriteriata e irresponsabile». E afferma, inoltre: «Già nella nostra città diverse decine di classi sono state poste in quarantena . Il fantomatico sistema di tracciamento è fallito miseramente e ritengo un’utopia continuare a sbandierare lo slogan “scuola sicura”, quando i dirigenti scolastici sono costretti ad un continuo aprire e chiudere classi, inseguendo isolamenti fiduciari e contatti dei contatti di soggetti positivi».