Nel dicembre del 2021 le forti precipitazioni abbattutesi sulla città provocarono l’esondazione del canale Papireto. L’acqua invase gli assi viari delle vie Matteo Bonello, Gioiamia, piazzetta San Cosmo e via Beati Paoli, ed inoltre si è avuto il collasso di un tratto di manto stradale in corrispondenza di via Matteo Bonello. Da allora la strada che collega la Cattedrale al mercato delle pulci è rimasta chiusa al traffico. Ma adesso questa importante arteria si avvia verso la riapertura. Dopo il completamento di tutte le operazioni di analisi per il ripristino della viabilità, ed è arrivato il responso: la parte sottostante alla sede stradale di via Papireto è sicura, basta riempirla e rinforzarla per fare riprendere il traffico.
La Vamirgeoind, l’impresa che ha condotto lo studio, nella sua relazione ha spiegato, come si legge sul Giornale di Sicilia, che il fosso ancora visibile in via Papireto, quello che da 24 mesi ha fatto versare la zona in una condizione di degrado “è una conseguenza dell’asportazione di materiale fino al di sotto della sede stradale da acqua selvaggia fluente, che ha creato un vuoto sotto il manto stradale. Però, dopo che il canale della Protezione civile realizzato dopo l’esondazione del 2004 è stato disattivato e non ha più funzionato, il fenomeno che ha creato la voragine si è esaurito. Questa analisi è confernata dalla constatazione che in questi ultimi due inverni la voragine non ha subito alcuna evoluzione”. Quindi in atto non c’è alcun flusso che possa fare pensare a un nuovo fenomeno.
L’amministrazione, a questo punto, ha deciso che, pur con tutte le cautele del caso, via Papireto riaprirà al traffico in due fasi. Lo ha confermato l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Orlando che ha detto: “Si sta predisponendo l’apertura di mezza carreggiata prima delle feste. Un segnale, insomma, in attesa di decidere come ‘sanare’ la voragine. Servirà un adeguato strato di materiale ben costipato, per poi ripristinare la sede con asfalto drenante, la modifica di alcune pendenze e il miglioramento del sistema di allontanamento delle acque meteoriche. La situazione si è presentata abbastanza complessa e la conclusione delle indagini era necessaria come strumento di conoscenza per potere prendere una decisione”.