Cronaca di Palermo

Processo Agostino, giustizia negata: il dolore del nipote Nino dopo la sentenza della Cassazione – VIDEO

A più di 35 anni dall’omicidio dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi, la Suprema Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna all’ergastolo per Antonino Madonia, considerato mandante e esecutore del duplice omicidio.

Una decisione che ha lasciato, ancora una volta, un segno profondo nella famiglia Agostino. Ne abbiamo parlato con Nino Morana Agostino, nipote della coppia uccisa, con cui ci eravamo già confrontati in passato dopo la sentenza dell’Appello Bis. In quella occasione, Nino aveva ricordato con commozione il nonno Vincenzo, che aveva sempre promesso di tagliare la sua lunga barba bianca solo dopo aver ottenuto giustizia. Le aspettative erano diverse, lontane dalla delusione che ha portato l’ultima decisione della Cassazione.

Nino, come state vivendo questo momento tu e la tua famiglia?

Sinceramente, è stato un momento di grande sconforto. Dopo 35 anni di battaglie, questa sentenza ci ha fatto sentire come se tutto il sacrificio dei miei nonni, che hanno dato la loro vita per ottenere giustizia, fosse stato vanificato. Non solo per loro, ma anche per i miei zii, Nino e Ida, che hanno pagato con la vita. Per la morte di mia zia e del bambino che portava in grembo, la causa è la prescrizione, nessuno pagherà.

Credi che, prima o poi, venga fatta realmente giustizia?

La giustizia arriverà, se la cerchiamo. Anche per altri processi, come quello di mio zio, vedremo giustizia sulla carta, ma non la verità. E la verità è ciò che conta davvero. Perché finché non si affrontano le radici mafiose dei crimini, ma anche le complicità di uno Stato deviato, non si arriverà mai a una giustizia completa. Fino a quando non si condanneranno tutte le forze oscure che hanno alimentato queste stragi, anche quelle avvenute dopo il 1947, come la strage di Portella della Ginestra, non avremo giustizia. Questo Paese ha troppi punti oscuri che minano la nostra democrazia, e io credo che non possiamo considerarla tale finché non otterremo la verità.

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Cristina Riggio