Processo Caf- Fenapi, Cateno De Luca assolto anche in appello

L’ex sindaco di Messina e attuale parlamentare regionale preannuncia un’azione legale per il risarcimento danni, anche per ingiusta detenzione

de luca

La Corte di Appello ha assolto Cateno De Luca dal reato di evasione fiscale. 
L’ex sindaco di Messina e attuale parlamentare regionale era accusato nell’ambito del processo Caf- Fenapi. 
Nello specifico, la presunta evasione avrebbe riguardato la somma di circa un milione e settecentocinquanta mila euro, oltre a false fatturazioni, dal 2009 al 2013. 
Reati per i quali, in appello, la Procura generale aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione.
Assolti anche gli altri due imputati Carmelo Satta, che all’epoca dei fatti contestati ricopriva la carica presidente della Fenapi e il commercialista Giuseppe Ciatto

L’INDAGINE 

Il processo Caf – Fenapi è nato da un’indagine della Guardia di Finanza che, subito dopo le elezioni regionali all’ARS, aveva condotto all’arresto di Cateno De Luca. 
L’accusa riguardava la gestione dei rapporti tra il Caf Fenapi e la Fenapi, tramite accordi quadro. 
La Procura di Messina aveva indagato sia Cateno De Luca che Carmelo Satta e per i due era scattato l’arresto con l’accusa di essere stati i promotori di un’associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale. 
La sentenza di assoluzione in primo grado era arrivata nel gennaio del 2022, per insussistenza del fatto. 

LE REAZIONI 

“Assolto per l’ennesima volta!” si legge sulla pagina facebook di Cateno De Luca, che preannuncia un’azione legale per il risarcimento danni anche per ingiusta detenzione. 
“Diciotto processi e due arresti – commenta il leader di Sicilia Vera e Sud chiama Nord – e oggi nuovamente assolto con formula piena”.