Quando quando hanno votato in Senato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per sequestro di persona di 131 migranti tenuti a bordo della nave della Gregoretti, nel Movimento 5 Stelle pensavano di avere incastrato l’ex ministro dell’Interno. Evidentemente i grillini non avevano previsto l’andamento che sta avendo invece il procedimento giudiziario iniziato ieri a Catania. Il Gup che deve decidere se mandare a processo il segretario della Lega, ha disposto “una ulteriore attività istruttoria che prevede di sentire il premier, i ministri Lamorgese e Di Maio e gli ex ministri del governo giallo-verde Trenta e Toninelli”. In alre parole, ha convocato come testimoni il Presidente del Consiglio, due ministri dell’attuale governo e due del governo precedente.
OLTRE CHE DAL GUP, SARANNO INTERROGATI ANCHE DALL’AVVOCATO BONGIORNO
Quindi accadrà che gli esponenti pentastellalti, così come gli altri, oltre che dal Gup,saranno interrogati anche dalla legale di Salvini, l’agguerrita senatrice Giulia Bongiorno. Ed è prevedibile che non sarà un colloquio amichevole… Perché probabilmn l’avvocato di Matteo Salvini cercherà di fare pelo e contropelo a ministri ed ex ministri. Anche a Danilo Toninelli, ad esempio, che all’epoca dei fatti era il titolare dei Trasporti e delle Infrastrutture, e per competenza aveva voce in capitolo sullo sbarco dei migranti. Forse sarà invitato a spiegare per quale motivo lui non dovrebbe essere considerato corresponsabile degli avvenimenti che riguardano la nave Gregoretti, se nel 2019 dichiarava pubblicamente, come si vede ne video che pubblichiamo: «Io gestisco la parte della sicurezza, della navigazione fino all’attracco. Salvini gestisce la parte dell’ordine pubblico. Fino ad oggi abbiamo dimuito gli sbarchi con Salvini insieme al sottoscritto e al presidente Conte». L’appuntamento in tribunale è fissato per il 20 novembre. Oltre a Toninelli, quel giorno, sono attesi anche Conte e la Trenta. Il 4 dicembre, invece, toccherà a Di Maio e Lamorgese.