“Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella pubblica accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di governo”. Con queste dichiarazioni, l’Anm – Associazione nazionale magistrati – difende l’operato dei PM palermitani dopo la richiesta a sei anni di reclusione per Matteo Salvini nel processo Open Arms.
Il ministro è accusato di aver negato illegittimamente, ad agosto del 2019, alla nave della ong spagnola, di far sbarcare nel porto di Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare.
“Dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti”.