Processo Open Arms, chiesti sei anni di carcere per Matteo Salvini

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Sei anni di carcere. Questa è la richiesta del Pubblico ministero per Matteo Salvini nel processo Open Arms. L’ex Premier è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito cinque anni fa lo sbarco di 147 migranti a Lampedusa.

Il pos doveva essere rilasciato senza indugio e subito, il diniego è stato in spregio delle regole e non per proseguire in un disegno governativo”, ha dichiarato la procuratrice aggiunta Marzia Sabella alla fine della requisitoria. “Il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà di ognuna delle 147 persone e non c’era ragione. In questo processo non ci sono state le persone offese, la maggior parte di loro è irreperibile, ma non perché siano clandestina o criminale. Leggeremo a uno a uno i nomi di queste persone per ricordarle”.

“Incredibile che un Ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il suo lavoro difendendo i confini della Nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini. Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall’immigrazione illegale è un precedente gravissimo. La mia totale solidarietà al ministro Salvini”. Questo il commento di Giorgia Meloni.

Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese – ha scritto sui social Matteo Salvini -. L’articolo 52 della costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data“.