Il Vincerò di Profeta nella piazza di Monreale: un acuto di disperazione e di speranza
La protesta simbolica del tenore siciliano per il mancato sostegno alla lirica e alla cultura.
Un acuto nel silenzio di una piazza vuota, davanti al Cristo Pantocratore e al suo sguardo di compassione che accompagna una protesta laica di cui Palermo Live ha riportato una testimonianza esclusiva in diretta. Davanti all’ingresso del Duomo di Monreale, Alberto Profeta, uno dei talenti che la Sicilia ha regalato alla lirica italiana, ha fatto vibrare la sua voce. E il suo Vincerò, emozionante e coinvolgente, ha avuto i toni del surreale, riecheggiando nella piazza deserta, sulle sole note di un pianoforte.
IL VIRUS E LA CULTURA
L’emergenza sanitaria è tutt’altro che sconfitta, gli oltre due mesi di chiusura forzata del Paese hanno a loro volta aperto squarci nella vita di molti, nelle abitudini di tutti, nella professione di tanti. Gli uomini che vivono di cultura e spettacolo sono stati certamente tra i più colpiti e l’incertezza del futuro è incisa nella loro carne.
CERTEZZA E SPERANZA
Profeta, insieme a SiciliArte Opera Management di Nuccio Anselmo, reclamano la doverosa attenzione verso un mondo destinato ancora oggi a restare nel limbo, senza garanzie e tempi di ripartenza. Una protesta civile ammantata d’arte, in uno dei luoghi più suggestivi del mondo, con parole che dovrebbero risuonare come una certezza. E che invece oggi possono soltanto rappresentare una speranza.