Manifestazione questa mattina a Palermo davanti la sede della Regione Siciliana dei lavoratori di Almaviva delle sedi di Catania, Palermo, Rende, Milano, Napoli. Circa 500 famiglie si trovano in cassa integrazione da mesi con uno stipendio al di sotto di cinquecento euro. “Siamo stati gli eroi in pandemia e adesso veniamo buttati via. Chiediamo l’aiuto delle istituzioni” afferma una dipendente. “Sia la classe politica che quella imprenditoriale hanno delle grosse responsabilità”, dice un altro lavoratore, Giancarlo Mancuso.
Si tratterà di una due giorni di sit in per Almaviva. Infatti nella giornata di martedì sempre a piazza Indipendenza si terrà una manifestazione organizzata dai sindacati che difendono i diritti dei lavoratori dell’azienda. “Noi abbiamo deciso di proclamare questa manifestazione perché ci siamo sentiti messi da parte sai sindacati. Loro senza dubbio lavorano sotto traccia, su questo non ci sono dubbi, però reputiamo necessario che si debba muovere qualcosa. Da qui la decisione di scendere in piazza oggi, ma saremo anche presenti nella manifestazione organizzata dai sindacati”, precisa una lavoratrice.
Nessun passo in avanti si è avuto dalle riunioni che si sono tenute a gennaio a Roma. I lavoratori Almaviva chiedono, adesso, risposte concrete. “Le autorità si devono – afferma un’altra dipendente, di Catania – impegnare affinché noi possiamo usufruire dei diritto al lavoro. Vogliamo risposte concrete, non possiamo mantenere delle famiglie con nemmeno 500 euro al mese”.