Protesta alla Regione, anche i pescatori in rivolta: “Siamo al collasso, il prezzo del carburante è raddoppiato”
“Aspettavamo un incontro con un delegato del Presidente, ma non si è presentato nessuno”. Così un dipendente di un peschereccio a Palermo Live
Questa mattina, e fino alle prime ore del pomeriggio, anche la categoria dei pescatori si è unita alla protesta degli operatori dei bus turistici a Piazza Indipendenza, davanti la sede della Regione. Seppur per motivazioni differenti, la due categorie si sono unite per fare sentire la loro voce, senza tuttavia ricevere una concreta risposta alle rispettive problematiche di settore.
“Diversamente dalla protesta dei bus turistici, che protestavano perché non tutelati dal Governo, noi abbiamo fatto sentire la nostra voce a causa dell’eccessivo rincaro del carburante – Afferma intervistato da Palermo Live Salvatore Samuel Lo Iacono, dipendente di un peschereccio a strascico -. Eravamo abbastanza numerosi, a partire dalla mattina fino alle ore 16 davanti alla sede della Regione. Tuttavia, nonostante sapessimo di dovere essere ricevuti da un delegato del Presidente, ci hanno rimandato l’appuntamento a sabato prossimo. C’erano varie rappresentanze, tra cui Trapani, Catania, Capo Passero, Porticello, Terrasini, Balestrate, quasi tutte le marinerie della Sicilia.
In alcuni distributori il prezzo del gasolio sfiora i 90 centesimi – prosegue il pescatore – quando in periodo di piena pandemia Covid raggiungeva al massimo i 42 centesimi. Il rincaro sta dunque sfiorando il raddoppio, e tutta la categoria ne sta risentendo molto. Il problema riguarda tutta Italia, abbiamo sentito anche amici della Puglia e anche al nord la situazione è identica.“
DAVANTI ALLA REGIONE ANCHE OPERATORI BUS: “SI RISCHIA LA PARALISI DEL TURISMO”
Questa mattina anche circa 100 bus turistici si sono piazzati davanti la sede della Regione Siciliana a piazza Indipendenza. Motivo della protesta i mancati aiuti alla categoria da parte del Governo Nazionale. In particolare le imprese di noleggio dei pullman privati criticano il decreto Sostegni Ter in quanto “ignora totalmente la categoria”, come fanno sapere i sindacati.
Il governo non ha mai varato misure ad hoc per questa categoria in due anni di pandemia– afferma il presidente Abt Sicilia Maurizio Reginella -. Tutte le spese sono ripartite, ma il lavoro è a zero. I lavoratori sono al collasso, attendono provvedimenti seri. Ormai gli incontri istituzionali che vengono rimbalzati di mese in mese non sono più credibili. Si va incontro alla paralisi del turismo“.