Protesta shock a Bologna, manichino di Giorgia Meloni impiccato a testa in giù

Ad esprimere solidarietà alla Premier, anche il vicesindaco di Palermo, Carolina Varchi

 
Durante una manifestazione dei collettivi contro il nuovo governo guidato da Fratelli d’Italia, un manichino raffigurante Giorgia Meloni è stato appeso a testa in giù in piazza a Bologna. Un gesto vergognoso e condannato da tutte le forze politiche. 

La protesta è nata in seguito al provvedimento anti-rave. La raccapricciante foto è stata poi pubblicata sulle pagine Facebook dei collettivi presenti, accompagnato da un lungo post di denuncia contro i provvedimenti adottati dal nuovo Esecutivo. 

Le reazioni del mondo della politica

Ad esprimere solidarietà alla Premier, anche il vicesindaco di Palermo, Carolina Varchi: “Quanto accaduto a Bologna é inaccettabile. L’odio di certa sinistra non conosce limiti. Ai parlamentari di sinistra chiediamo di condannare quanto accaduto. Esprimo la mia solidarietà al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.

Sull’episodio, è intervenuto anche il prefetto di Bologna, Attilio Visconti: “Sono colpito e rattristato – ha dichiarato a Repubblica -va contro ogni logica democratica e politica, che invece deve basarsi sul confronto e sulla dialettica. E mi spiace che questo sia accaduto nella città più civile e aperta d’Italia”.

Duro anche il commento di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle: “La protesta a Bologna contro il Governo e il Presidente Meloni è pienamente legittima. Manifestare, fischiare, dissentire rientra nel quadro di una lotta politica. Farlo appendendo un manichino con il Premier a testa in giù è una forma di protesta dal sapore fortemente violento. Le politiche inadeguate della destra non si combattono con gesti inqualificabili come questo. Si combattono democraticamente nelle istituzioni e nelle piazze, senza mollare un centimetro”.

Fonte foto: Facebook

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