All’indomani dell’approvazione da parte del Comitato Prezzi e Rimborsi dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco della decisione di rendere gratuita con la prescrizione medica la pillola anticoncezionale per le donne italiane di tutte le fasce d’età, ci sono state delle proteste. Il primo e atteso passo perchè in Italia diventi gratuita la contraccezione orale non piace a tutti. Contro questa svolta si è già fatto sentire con energia il fronte del no. L’associazione Pro Vita & Famiglia ha bollato «grave e pericolosa» la decisione dell’Alta di rendere la pillola anticoncezionale gratuita. Maria Rachele Rulli, membro del direttivo, si è chiesta come sia possibile «conciliare la pillola contraccettiva libera e gratuita come panacea di tutti i mali, senza sottolineare i gravi effetti collaterali fisici e psicologici che possono portare fino a depressione e istinti suicidari» e «invitare le ragazzine a bombardarsi di ormoni».
Anche Massimo Gandolfini, leader del Family Day si è detto “sconcertato”, perché è una «va nella direzione opposta rispetto al problema della denatalità», con importanti risorse che «potrebbero essere allocate invece per alleviare le gravi condizioni di famiglie» con figli disabili che hanno necessità di farmaci «costosissimi non forniti gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale». Inoltre, la senatrice di Fdl Lavinia Mennunia ha chiesto all’Alfa di «fare un passo indietro» perché, ha detto, «ben altre» sono le priorità socio sanitarie, come appunto la natalità e il sostegno alla famiglia. L’esponente della maggioranza ha ricordato anche che ad assumere la decisione sono stati «i vertici in scadenza dell’Alta», mentre è un compito che «compete alla politica».
Ovviamente di opposto tenore è stato invece il commento della senatrice del Pd Cecilia D’Elia. Ha salutato il provvedimento con un: «Finalmente! Una decisione che stavamo aspettando. Alcune regioni lo avevano già deciso per le più giovani». Le ha fatto eco Marta Bonafoni, nuova coordinatrice di Elly Schlein: «Un passo avanti importante a cui, però, deve seguire per la piena attuazione la convalida da parte del Cda dell’Aifa, cosa che spero possa accadere il più presto possibile». E anche per la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella è «una decisione attesa e giusta» che «rafforza l’autodeterminazione delle donne».
Parla di «ritorno al futuro» il presidente dell’Aied, Mario Puiatti. «Fino al 1993, ovvero fino a trent’anni fa – ha ricordato – la contraccezione era già gratuita, e questo ha contribuito anche alla sua conoscenza e diffusione tra le donne italiane». Puiatti ha chiesto di potenziare i consultori perché «devono essere pronti ad assistere soprattutto le adolescenti che vogliono usare la contraccezione orale».