È iniziata la procedura di accertamento della morte cerebrale per Barbara Capovani, la psichiatra 55enne aggredita due giorni fa davanti all’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove era responsabile dell’Unità di Salute mentale. Terminato l’accertamento, si procederà alla donazione degli organi.
A renderlo noto è un bollettino diramato dall’Asl Toscana nord ovest e Aou Pisa. Il presunto aggressore è un uomo di 35 anni, Gianluca Paul Seung, italiano, in stato di fermo dalla notte scorsa con l’accusa di tentato omicidio premeditato. Si tratta di un paziente della dottoressa.
Il 35enne, residente a Torre del Lago (Lucca), è già noto alle forze dell’ordine per comportamenti violenti. In passato aveva ricevuto diversi fogli di via dalle provincia di Lucca, di Prato e di Pisa. Poco tempo fa era stato arrestato per un’aggressione in tribunale a Lucca. “Sono uno sciamano, mediatore fra invisibile e visibile; collego le dimensioni”, scriveva su Facebook.
Pare che il giorno prima dell’aggressione l’uomo si fosse recato alla Psichiatria territoriale di Pisa per chiedere di incontrare la dottoressa Barbara Capovani, senza riuscirci. Il giorno dopo la sequenza dei colpi, sferrati con un oggetto mai ritrovato. Ad immortalare l’accaduto le telecamere di videosorveglianza presenti sul posto, che hanno fornito elementi utili per identificarlo. Seung, secondo gli inquirenti, si sarebbe disfatto anche dei vestiti che indossava al momento dell’aggressione.
Le indagini hanno rilevato che Seung era stato collocato in cura presso il Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa nel 2019. L’uomo “nutriva forti rancori nei confronti della dottoressa, che lo aveva avuto in cura in quell’anno, elementi che trovano conferma nell’analisi dei social media dell’indagato”, secondo gli inquirenti, che gli contestano la premeditazione ritenendo che Seung avrebbe tentato l’agguato già dal giorno precedente quando non aveva trovato la dottoressa.
Quando gli agenti della Squadra Mobile sono andati a prenderlo a casa, il 35enne ha opposto resistenza. I poliziotti hanno sfondato la porta e lui ha tentato di sfuggire all’arresto usando uno spray urticante. Nell’abitazione anche una balestra con un dardo.
Foto da Facebook