Pubblicità elettorale selvaggia: per i politici una valanga di multe

Tante multe sono arrivate a consiglieri e parlamentari eletti, ma parte dei sanzionati non sono approdati né al Comune né alla Regione

A tanti consiglieri comunali, parlamentari regionali ed anche a candidati non eletti, in questi giorni stanno arrivando una valanga di multe per pubblicità elettorale abusiva. Il servizio Tributi del Comune, riporta il Giornale di Sicilia, ha elaborato e processato i documenti dopo avere chiesto informazioni alle Attività produttive se la pubblicità fosse o meno autorizzata.

MAI UN ATTACCO COSÌ CONSISTENTE

Sono quasi undicimila le sanzioni che molti partecipanti alle ultime tornate elettorali dovranno pagare, per un totale di quasi 90 milia euro. Ogni verbale è di 68,27 euro, ma c’è anche chi deve pagarne qualche decina. Tutti quelli che hanno ricevuto le multe, se vorranno usufruire dello sconto, devono pagare entro 5 giorni,. Queste comunque sono le conseguenza di un un malcostume che fino a ora aveva evitato di essere colpito così duramente. Si tratta di quei manifesti appiccicati in ogni spazio vuoto, oppure incollati negli spazi sbagliati. C’è da dire che molto spesso non sono i candidati a fare il lavoro di affissione o volantinaggio, ma è un compito affidato a squadre di sostenitori. Dopo questa pioggia di sanzioni, probabilmente questo andazzo avrà termine. A nessuno piace mettere mano al portafoglio, In special modo chi non è stato eletto, che oltre alla campagna elettorale perdono anche un bel po’ di denari.

LE “VITTIME”

Le “vittime” sono tanti consiglieri comunali e parlamentari regionali, ma anche semplici candidati che non ce l’hanno fatto a superare la prova delle urne. Questi ultimi possono presentare un ricorso, mentre i consiglieri comunali in carica no. Perché la normativa impone che un eletto non può avere contenziosi con l’amministrazione di fa parte. A meno che non si dimetta, ma certamente non è questo il caso.