Ha fatto parecchio discutere la campagna della Puma per il lancio della nuova scarpa “Palermo”. Il modello è stato inizialmente definito “Tipico dei fruttivendoli”, suscitando l’indignazione dei palermitani che ha fatto montare la polemica.
Sulla questione si è espresso il capogruppo al consiglio comunale di Palermo ed esponente di Azione, Fabrizio Ferrandelli.
“Lo stile di vita siciliano e l’immagine del tipico fruttivendolo palermitano prendono vita nell’ultima versione delle nostre sneaker Palermo”. Questa la definizione indicata inizialmente dalla Puma e poi rimossa.
“In relazione all’ultima campagna di comunicazione della Puma per il lancio di un nuovo prodotto, mi dispiace constatare come si corra il rischio di denigrare la città di Palermo con stereotipi non rappresentativi del nostro patrimonio culturale e sociale, danneggiando così il lavoro di chi da anni si impegna per il rilancio e per il riscatto della sua immagine”, così il capogruppo al consiglio comunale di Palermo ed esponente di Azione Fabrizio Ferrandelli.
Dopo le polemiche, la Puma ci ripensa e cambia la descrizione del nuovo modello. “Direttamente dagli archivi PUMA, la Palermo fa il suo ritorno. Comparsa per la prima volta negli stadi durante gli anni ‘80, questa scarpa divenne un vero must-have nei look da tifoseria. Oggi, questa icona della cultura calcistica fa il suo ritorno nella colorazione originale bianco e blu e presenta punta a T, esclusiva etichetta sulla tomaia e classica suola in gomma”.