Cronaca di Palermo

Pusher nigeriano fermato a Ballarò, in casa eroina e contanti: arrestato

La Polizia di Stato, nello specifico personale della Squadra Mobile di Palermo, nei giorni scorsi ha tratto in arresto il cittadino nigeriano O.F., 30 anni, regolare sul territorio, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di tipo eroina.

La misura trae origine da un controllo di iniziativa svolto all’interno del quartiere cittadino di Ballarò da personale della 6^ Sezione Investigativa della Squadra Mobile “Contrasto al Crimine Diffuso”, impegnato nella diurna attività di contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Pusher nigeriano fermato a Ballarò, in casa eroina e contanti

Il personale ha intimato l’alt polizia a un soggetto che stazionava in vicolo Santa Rosalia, luogo abitualmente frequentato da assuntori di sostanze stupefacenti. Sin dalle prime fasi del controllo l’uomo, poi identificato per O.F., appariva irrequieto e mostrava segni di nervosismo tentando di dileguarsi per eludere l’accertamento.

Insospettiti da tale atteggiamento, gli operatori della Squadra Mobile hanno rinvenuto addosso al cittadino straniero la somma di 300 euro in banconote di piccolo e medio taglio e due telefoni cellulari. Il fermato appariva restìo a fornire indicazioni sul luogo di residenza, ma approfonditi accertamenti effettuati in loco dai poliziotti hanno consentito di risalire alla sua dimora.

I Falchi hanno così sottoposto il locale a perquisizione e rinvenuto all’interno della camera da letto 18 ovuli di sostanza stupefacente, riconosciuta come eroina a seguito di narcotest, per un peso complessivo di 180 grammi. C’era anche un frullatore e altro materiale utilizzato per il confezionamento e la preparazione delle dosi, oltre all’ulteriore somma di 1.290 euro. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.

L’arresto

D’intesa con la locale Procura della Repubblica, il cittadino nigeriano è stato dunque tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ed associato presso le camere di sicurezza della Caserma “Pietro Lungaro” in attesa della celebrazione del rito per direttissima.

L’arresto è stato convalidato dalla locale Autorità Giudiziaria.

Si rappresenta che il provvedimento di fermo è stato adottato sulla base di un quadro indiziario e che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo la conclusione della fase processuale, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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Redazione PL