Report ha dedicato la puntata dell’11 aprile, a un’inchiesta sul gas russo che arriva in Europa, e soprattutto in Italia; nel corso della trasmissione c’è stato spazio per fare vedere un video con una barzelletta che aveva raccontato Putin qualche anno fa. Il presidente russo, è stato un grande amico di Silvio Berlusconi, ed ad entrambi piace raccontare barzellette. Quelle del fondatore di Forza Italia bene o male si conoscono tutte. Meno quelle dello “zar”. Quella che ha fatto vedere Report ha destato curiosità, perché riguarda le vicende di un oligarca in difficoltà economiche. Un argomento che si intreccia benissimo con la situazione attuale, e con le sanzioni comminate in relazione alla guerra in Ucraina a importanti personaggi vicini a Putin. La barzelletta, incredibilmente, è una sorta di ‘previsione’, visto che davvero oggi gli oligarchi devono fare i conti con le sanzioni.
Durante un intervento al Valdai Discussion Club, think tank e forum di discussione con sede a Mosca, Putin dopo avere preso la parola ha detto: «Vi voglio raccontare la storia di un oligarca che perde tutto e parla con la moglie».
L’oligarca: “Sai, dovremmo vendere tutto, le auto di lusso e comprare un’utilitaria”.
La moglie: “Sì, sì, va bene”.
Lui: “Dovremmo anche lasciare le ville, la dacia e andare a vivere in periferia”.
Lei: “Va bene, va bene”.
Lui: “Ma tu mi amerai ancora?”.
Lei: “Ti amerò, certo e mi mancherai tanto”.
Una barzelletta, come si è notato dal video, che al termine ha fatto scoppiare tutti in una grossa risata. Tutti tranne gli oligarchi, probabilmente. D’altronde se Putin può dirsi tranquillo, visto che molte delle sue proprietà non sono riconducibili a lui, e per questo sono salve, lo stesso non è per i magnati. Tanti i beni confiscati: yacht, mega ville, abitazioni e auto di lusso. Una situazione che ha creato non pochi disagi ad alcuni come Petr Aven che ora “piange” miseria: «Mi sarà permesso avere una colf o un autista? – si è chiesto ultimamente -. Non guido una macchina, forse guiderà la mia figliastra. Non capiamo come potremo sopravvivere».