La partita del secolo, senza timori di smentita. Alla fine di una finale interminabile, sono i rigori che regalano all’Argentina la terza Coppa del Mondo della sua storia. A Losail una Francia brutta, astenica e incomprensibilmente in balia degli avversari per 80′ risorge nel finale e acchiappa il risultato per ben due volte grazie alle magie di un super Mbappé. Senza nulla togliere alle altre grandi finali del passato, non se ne ricorda una così spettacolare ed emozionante. Una finale destinata a entrare nella storia del calcio.
Primo tempo spettacolare e dominato da un “triangolo” offensivo devastante: Messi-De Paul-Di Maria sono incontenibili. La Francia di Deschamps è incapace di costruire gioco e di allentare la morsa offensiva degli avversari, soprattutto sulla corsia sinistra dove Di Maria fa quello che vuole. Proprio da un’iniziativa del “Fideo” nasce il vantaggio argentino: incursione in area del numero 11 biancoceleste e rigore fischiato senza esitazione da Marciniak. Le immagini lasciano perplessi, a dirla tutta, ma il Var non viene interpellato. Sul dischetto si presenta Messi che al 23′ fredda Lloris e fa esplodere la curva occupata dai rumorosissimi tifosi argentini.
Il primo tempo prosegue con un vero e proprio monologo albiceleste arricchito dalle grandi giocate di Messi e compagni. Il raddoppio arriva al termine di un contropiede magistrale finalizzato da Di Maria e costruito da una bella triangolazione con Messi e Mac Allister. La Francia barcolla e rischia di subire il 3-0 a più riprese tanto da portare Dechamps all’incredibile sostituzione di Giroud e Dembélé a soli 4′ dall’intervallo.
La ripresa riprende sulla falsa riga del primo tempo, anche se i ritmi sono comprensibilmente calati. L’Argentina si limita a contenere gli avversari che non danno mai la sensazione di avere la forza di ribaltare il risultato. Il finale sembra ormai scontato, ma a 10′ dal termine accade l’inverosimile. Kolo Muani scappa a Otamendi che lo stende in area, è rigore. Mbappé calcia dagli 11 metri con un tiro potente e angolato che Emiliano Martinez non riesce a intercettare. Dopo un solo minuto Mbappé si ripete con una giocata sensazionale: triangolazione nello stretto con Thuram e conclusione in mezza rovesciata che fredda portiere e tifosi avversari. Per l’Argentina è un colpo devastante. Si va, clamorosamente, ai supplementari.
È una finale incredibile che si accende grazie alle giocate dei vari fuoriclasse in campo. Mbappé e Messi giganteggiano, ma le difese resistono con interventi provvidenziali. Su tutti quello di Upamecano su Lautaro Martinez allo scadere del primo tempo supplementare. Il capolavoro di questa finale arriva però al 111′, quando Leo Messi approfitta di un bel fraseggio in velocità e ribadisce in rete un pallone respinto da Lloris. Sono minuti infuocati e giocati dagli argentini con il sangue agli occhi. Anche in questo caso, però, c’è il colpo di scena finale: Montiel colpisce col gomito largo un tiro di Mbappé e l’attentissimo Marciniak indica il dischetto. Mbappé è letale e dagli 11 metri non sbaglia il 3-3. Partita pazzesca che riserva clamorose occasioni da gol anche dopo 120′. Le difese però tengono e si va ai rigori. In campo e sugli spalti si osservano solo volti stravolti dalla stanchezza e dalle emozioni. I fenomeni Messi e Mbappé tirano per prima e non sbagliano, ma gli errori di Coman e Tchouaméni condannano la Francia e mandano in paradiso l’Argentina. È la vittoria di una grande nazionale, ma sopratutto del più grande di tutti: Leo Messi. La Pulce mette in bacheca l’unico torneo che gli mancava e raggiunge la leggenda Maradona.
Questa la sequenza dei rigori:
Mbappé (F): gol
Messi (A): gol
Coman (F): parato
Dybala (A): gol
Tchouaméni (F): fuori
Paredes (A): gol
Muani (F): gol
Montiel (A): gol.