Questa materia non la vuole insegnare più nessuno: ricerca urgente di 4600 insegnanti | Serve un documento speciale ma il posto è garantito a vita

Mancano gli insegnanti di questa materia - foto Depositphotos - PalermoLive.it

La notizia è tra le più sconvolgenti perché sono molti a non voler insegnare una materia scolastica. Mancano migliaia di insegnanti nonostante il posto sia a tempo indeterminato.

Lavorare a Scuola è sempre stato uno dei sogni di tanti cittadini sin da quando erano bambini. Si, perché si trattava di un posto statale, fisso, a tempo indeterminato e lo stipendio era di tutto rispetto. Poco importava la mansione, l’obiettivo era quello di entrare a fare parte di uno dei sistemi maggiormente sicuri in Italia.

Le domande per svolgere le mansioni di Collaboratore scolastico o Assistente Amministrativo o Insegnante, fioccavano da ogni parte d’Italia. In realtà, anche adesso si può dire che sia così. Basta vedere quant’è sono state le domande per concorrere ad uno dei posti per il personale ATA in terza fascia in tutto il nostro paese.

Per non parlare, poi, dei tantissimi partecipanti, aspiranti insegnanti, ai concorsi per l’immissione in ruolo. Insomma, la Scuola continua a custodire il suo appeal di sempre, tranne in un caso specifico. C’è una materia, infatti, che nessuno vuole insegnare a scuola, nonostante i posti disponibili sono davvero tantissimi.

Il Ministero è alla ricerca di 4600 insegnanti, ai quali viene richiesto solo ed esclusivamente un documento, nulla più. Una volta assunti, poi, il posto fisso non glielo toglierà più nessuno. Saranno li, a vita, ad insegnare. Ciò che potrà variare sarà soltanto l’Istituto Scolastico di riferimento, dato che si avrà anche la possibilità di spostarsi più vicino al proprio indirizzo di residenza. Scopriamo di che insegnamento di tratta e quale documento occorre.

Il Ministero dell’Istruzione ha bandito un concorso per oltre 4000 insegnanti

Innanzitutto, va specificato che i posti messi a concorso sono sia alla Scuola dell’Infanzia che alla Scuola Primaria, ma anche alle Scuole Secondarie di Primo e Secondo grado. L’insegnamento per il quale i posti sono disponibili è quello della Religione Cattolica. Ebbene sì, avete capito benissimo.

Basterà un solo documento per poter accedere alla procedura concorsuale che, ovviamente, prevede alcune prove da dover superare. C’è la prova orale che andrà a stabilire se il candidato abbia le competenze didattiche ed educative. In più, dovrà dimostrare anche di avere le competenze informatiche di base e, ovviamente, se è in grado di leggere e comprendere un’altra lunga: l’inglese. Vediamo, adesso, il documento imprescindibile.

4600 posti per l’insegnamento di Religione a scuola – foto Depositphotos – PalermoLive.it

Concorso IRC: requisiti e domande

Per concorrere all’IRC, occorrerà aver conseguito il Baccalaureato o la Laurea Magistrale in Teologia o Scienze Religiose. Va bene anche la Laurea Magistrale in Scienze dell’Educazione con specializzazione in ambito educativo, religioso e pastorale. C’è, però un famoso documento di cui si deve essere in possesso. Parliamo della idoneità diocesana all’insegnamento della Religione Cattolica.

Senza questa, non si può affatto concorrere. Inoltre, dovete sapere che ogni candidato può concorrere per una sola Regione, quella in cui insiste la Diocesi di riferimento. Se si è in possesso di questi requisiti si può concorrere per un posto di lavoro a tempo indeterminato e remunerativo.