All’ombra del Teatro Massimo, monumentale teatro simbolo di Palermo, anch’esso pienamente coinvolto dalla crisi economica per via dello stop imposto alle manifestazioni culturali dal nuovo Dcpm emesso dal Governo, si raduna il popolo delle partite Iva. Composto, civile ma arrabbiato, tanto arrabbiato, se è vero come è vero che le recenti regole, imposte con l’obiettivo di ridurre i rischi da contagio del dilagante Covid-19, sembrano essere oltremodo penalizzanti per chi, a fatica, dopo il primo lockdown stava cercando di risalire la china. La gente è stanca, ha voglia di risposte concrete, che in buona sostanza non sarebbero altro che il concretizzarsi di sostegni economici. Il motto è: “Se volete che chiudiamo sosteneci nelle spese che quotidianamente affrontiamo“. Palermo Live ha raccolto varie testimonianze, tutte accomunate dal senso di dilagante preoccupazione che attanaglia sempre più gli esercenti siciliani.
Da segnalare che la manifestazione, vibrante ma dai toni pacifici, è stata interrotta dalla Digos perchè non autorizzata. Nonostante la richiesta di concederla sia stata accolta, le forze dell’ordine hanno comunicato agli organizzatori che non sarebbe stato possibile muoversi da Piazza Verdi. Dunque niente corteo per le vie della città. Per le partite iva un appuntamento soltanto rimandato.
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