Raccolta differenziata a Palermo, a che punto siamo? L’intervista al presidente della RAP – VIDEO
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La raccolta differenziata a Palermo sta vivendo una fase di importante evoluzione. Dopo decenni di discontinuità, tra lamentele e ritardi, la città ha intrapreso un percorso che mira a coprire l’intero territorio, con la speranza di superare le storiche problematiche legate alla gestione dei rifiuti e alle discariche abusive. A parlarci della sua evoluzione e degli sviluppi futuri è il Presidente della RAP, Giuseppe Todaro.
Raccolta differenziata, un progetto in espansione
“Da settembre abbiamo avviato la raccolta differenziata in tutta la zona nord della città”, spiega Todaro. “Il primo passo ha riguardato Partanna e Mondello. Da qualche giorno, abbiamo esteso il servizio a Tommaso Natale e Sferracavallo, ampliando ulteriormente la zona nord. Poi sarà il turno dei quartieri Arenella e Acquasanta. Entro la fine di febbraio, completeremo il progetto nel centro storico, un’area che fino ad oggi ha sofferto molto a causa della divisione a metà dei servizi, che ha poi portato alla piaga delle discariche abusive”.
“Il piano prevede che, entro giugno, l’intera zona nord di Palermo sia coperta dalla raccolta differenziata. Attualmente, circa 270.000 cittadini hanno già accesso a questo servizio, con l’obiettivo di raggiungere i 400.000 entro la metà dell’anno. Un traguardo importante considerando che la popolazione di Palermo è di circa 600.000 abitanti”.
La sfida culturale
Presidente, secondo lei i palermitani sono realmente pronti ad accogliere la raccolta differenziata?
“La parte più difficile del progetto è sicuramente quella culturale. Il cambiamento delle abitudini è complicato e richiede tempo”, afferma Todaro. “Palermo e i palermitani hanno una reticenza storica verso la differenziata, ma stiamo facendo dei passi avanti. Lanciando campagne di sensibilizzazione nelle scuole, con infopoint e pubblicità in città, cerchiamo di educare i cittadini verso un futuro più sostenibile”.