Ragazza disabile sparita ad Acireale, l’ex compagno della madre non parla

Rosario Palermo è stato arrestato lunedì con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere

Acireale

Rosario Palermo si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Maria Ivana Cardillo durante l’interrogatorio nel carcere di Noto. L’uomo di 60 anni è stato arrestato lunedì con l’accusa di avere ucciso Agata Scuto, ragazza disabile di 22 anni scomparso il 4 giugno del 2012 a Acireale.

È abbastanza provato – ha spiegato l’avvocato Marco Tringali che difende Rosario Palermo -. Abbiamo deciso di affrontare la questione nel momento in cui sarà a conoscenza delle contestazioni. Vedremo nel corso della prossime settimane si affrontare il giudizio del riesame“.

Le nuove indagini dei carabinieri sono partite nel 2020, dopo una segnalazione anonima alla trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?”. Qualcuno aveva rivelato che corpo della ragazza si trovava nella cantina della casa della madre. I militari avevano ispezionato i locali, e avevano scavato, senza nessun risultato, nei terreni adiacenti alla casa. Ma nonostante che il corpo non sia mai stato ritrovato, da allora le indagini si sono concentrate sul Palermo. Dalle interviste, sia della mamma della ragazza, che dell’ex compagno era emerso con chiarezza che l’uomo aveva attenzioni particolari per Agata.

La ventiduenne di Acireale era incinta?

L’ipotesi degli inquirenti e del gip di Catania che hanno arrestato l’uomo, è che la ragazza fosse incinta e il patrigno volesse nascondere la gravidanza. Per questo l’avrebbe uccisa, strangolandola e dando poi fuoco al cadavere, in un casolare delle campagne di Pachino, nel Siracusano. Il tutto per impedire che si scoprisse che aveva messo incinta la figlia disabile della sua compagna. Agata, era affetta da un ritardo mentale, oltre che fisico, ed aveva rivelato ai familiari di avere un ritardo nel ciclo.

CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE