Ragazzo 13enne suicida a Palermo, un familiare: “La sua morte non passi in silenzio”
Vittima dei bulli
Gabriele, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stato vittima dei bulli a scuola per il suo orientamento sessuale, commettendo l’estremo gesto non riuscendo più a sopportare il peso di quelle ingiurie. Sarebbe questa al momento l’ipotesi maggiormente calcata dagli inquirenti. Nelle chat di scuola, secondo quanto riportato da Livesicilia, si farebbe riferimento al fatto che il 13enne fosse stato più volte chiamato “Gay” in modo dispregiativo, corredato da insulti. Sequestrati intanto i dispositivi elettronici (cellulare e pc) utilizzati dal giovane.
Il disagio riferito alla famiglia
Secondo delle indiscrezioni, in passato alcuni organi scolastici avrebbero segnalato alla famiglia di Gabriele il disagio dello studente legato alla sua sessualità e al modo in cui questa venisse derisa da alcuni compagni.