Rap, il Consiglio comunale non approva il contratto di servizio: la reazione dei sindacati

Dopo tre proroghe il Consiglio tarda ancora a risolvere l’accordo con l’azienda. I sindacati annunciano lo stato di agitazione per 1.800 dipendenti

Continua nelle ultime ore la contesa tra i dipendenti della Risorse Ambiente Palermo (Rap) e i membri del Consiglio comunale. In ballo c’è l’approvazione di un nuovo contratto che prolunghi l’accordo con la società per i servizi di raccolta e igiene ambientale della città. Il contratto in discussione, scaduto già un anno fa, è stato prorogato per ben due volte prima che il Sindaco Orlando annunciasse un’ultima proroga di tre giorni.

L’INTERVENTO DEI SINDACATI

“I lavoratori sono stanchi – dicono in una nota le Rsu di Rap di Fit Cisl, Uiltrasporti e Filas -. Da giorni assistono alla discussione in corso al Consiglio comunale di Palermo sul nuovo contratto di servizio di Rap, registrando nelle posizioni di alcuni consiglieri una contrapposizione sterile e meramente politica e non tecnica sull’approvazione di questo atto fondamentale per la prosecuzione del servizio pubblico in città e la serenità di circa 1800 dipendenti“.

Il dibattito del Consiglio è incentrato sopratutto sui termini dell’accordo. Viene contestata, da molti consiglieri, la durata del contratto per i prossimi 15 anni, giudicata eccessiva.

“Tra le beghe politiche non può restare impantanato il futuro dei lavoratori, dell’azienda e del servizio ai cittadini. Il consiglio comunale agisca con responsabilità e permetta alla società di poter strutturare un piano industriale degno della quinta città d’Italia e di garantire 15 anni di servizio pubblico. Nessuno pensi di far ricadere queste contrapposizioni sulle spalle dei lavoratori che, con grande spirito di sacrificio e responsabilità, ogni giorno svolgono i servizi previsti. Siamo pronti ad organizzare le assemblee in tutti i turni e sedi aziendali se non verrà subito approvato il nuovo contratto”.

Contattato dalla redazione di PalermoLive.it Pietro Caleca, esponente di Uil ribadisce il problema: “Con il comunicato vogliamo sottolineare il mancato senso di reponsabilità del Consiglio comunale e dell’Amministrazione che non riescono a mettere in essere situazioni tali da poter risolvere immediatamente il problema”.

Il sindacalista avverte che tale situazione si ripercuoterà anche in ulteriori spese per tutti i cittadini palermitani: “Per quanto riguarda Bellolampo la situazione rimane complessa a seguito dei disaccordi tra Consiglio comunale, Amministrazione e Regione Siciliana. I cittadini piangeranno i costi di questa situazione perché il trasporto dei rifiuti nelle province di Catania e Messina causeranno inevitabilmente l’aumento della Tassa sui rifiuti (Tari).

Una prima svolta sui termini del contratto è già arrivata: “Oggi è passato l’accordo sul servizio di manutenzione delle strade e dei marciapiedi che doveva essere ceduto a società esterne ma che, invece, rimane in capo alla Rap – dichiara Caleca -.

Stiamo valutando la chisura dell’attività perché non è possibile continuare con le proroghe. Ritengo sia arrivato il momento di mettere i lavoratori nelle condizioni di prestare attività lavorativa in maniera seria e corretta”.


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