Rap, si dimette l’amministratore Unico Girolamo Caruso
Terremoto in Rap, l’azienda che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti in città. Si è dimesso l’amministratore Unico, Girolamo Caruso.
“Nella giornata odierna – si legge in una nota diramata da Girolamo Caruso – ho rassegnato al Signor Sindaco le mie dimissioni con la richiesta, contestuale, di voler convocare prima possibile la necessaria Assemblea dei Soci mirata ad approvare l’ultimo bilancio e ad insediare la nuova Governance”.
Le motivazioni
“Tale decisione è stata maturata in considerazione di due ragioni: la prima è quella di aver avviato e reso concreto il rilancio dell’Azienda e la seconda è quella di rendere più semplice il raggiungimento di nuovi equilibri che la compagine politica impone”.
“Ho consapevolezza e certezza di aver lavorato bene in questi quasi 2 anni di Rap, di lasciare molti più estimatori che nemici, di aver servito la mia Città con efficienza, efficacia (per quanto possibile) e coraggio”.
Chi verrà dopo
“Lascio a chi verrà dopo, certamente più bravi e competenti di me, un’Azienda parecchio migliore rispetto a quella che ho trovato e sono anche certo che le importanti sfide che ci sono dietro l’angolo verranno egregiamente combattute e risolte”.
“Ho trovato una carenza di risorse umane di oltre 800 persone. Siamo riusciti, dopo anni ed anni di immobilismo, ad avviare il concorso per 46 autisti e 306 operai, risorse che entreranno in azienda entro luglio pv”.
“Ho trovato un parco automezzi di età media pari ad oltre 14 anni. Siamo riusciti, anche qui dopo anni di immobilismo, a progettare “in house” capitolati tecnici per oltre 280 automezzi/attrezzature e trovare i correlati finanziamenti (Pon Metro) pari a oltre 32 milioni. Automezzi e attrezzature in consegna a partire da questo fine mese di aprile”.
”Ho trovato la discarica di Bellolampo invasa da 110.000 tonnellate di rifiuti “a cielo aperto” (cioè i rifiuti di 4 mesi di Palermo) e una situazione economica a dir poco tragica discendente, tra l’altro, dai 35 milioni di extracosti “bruciati da Rap” negli anni 2019 e 2020. Siamo riusciti, con competenza gestionale analitica e progettuale, a trovare una disponibilità in discarica (cosa a cui nessuno aveva mai pensato) di oltre 600.000 mc di capacità di abbancamento (cioè 2 anni di rifiuti di Palermo), evitando costi alla Città per oltre 80 milioni di euro (per trasporto e abbancamento di rifiuti sulla penisola o all’estero) che avrebbero determinato il fallimento di Rap (verosimilmente anche il default del Comune) e il raddoppio della Tari”.
Decisioni vincenti
”Oggi a me la soddisfazione che la lungimiranza della mia decisione di quasi 2 anni fa è stata vincente considerato che la “montagna” di rifiuti è ormai azzerata e che la situazione si è finalmente normalizzata dopo 3 anni”.
“Non ho trovato alcuna idea concreta mirata alla “voglia” di un vero rilancio industriale. Siamo riusciti a progettare “in house” impianti di vario tipo a valere su fondi extra Comunali (Pon Metro, PNRR, Cipe) del valore di oltre 70 milioni, impianti oggi tutti in iter autorizzativo e mirati a produrre reddito in seno al Polo impiantistico di Bellolampo”.
”A ciò giunti, posso solo affermare (prendendo a prestito le parole di uno scrittore americano) che “ ho fatto la cosa migliore nelle peggiori delle condizioni” e ribadire, ancora una volta, che ho avuto l’onore di lavorare per la mia Città (peraltro a titolo gratuito)”.
“Ringrazio le OO.SS. che, con la naturale dialettica delle parti, hanno svolto sempre un ruolo di grande responsabilità aziendale”.
”In ultimo e non per importanza, semmai per sottolineare lo spirito di questo comunicato, ringrazio tutti i Dipendenti di Rap, dal primo all’ultimo, per il lavoro quotidianamente svolto con professionalità e spirito di servizio”.
“Concludo, con la trasparenza e la sincerità che hanno sempre segnato il mio percorso. Sono un Ingegnere e come tale baso le mie valutazioni e le mie strategie su oggettivi modelli matematici per cui, se su 1.533 dipendenti ne lascio soltanto uno o, forse, due armati di spirito ostile e sleale, ciò è veramente poca cosa”.