Rap, i conti sono in rosso: costi in aumento e mancano le liquidità
La Rap Palermo è in una grave situazione. I conti sono in rosso con una perdita di esercizio pari a 7,5 milioni di euro: questo è il dato allarmante che emerge dal report trimestrale che interessa il periodo luglio-settembre. Mancano le liquidità alla partecipata che gestisce la raccolta rifiuti del capoluogo, in particolare nel bilancio pesa la mancata concessione di un prestito di 6,8 milioni di euro in quota parte del credito vantato dall’azienda nei confronti del Comune di Palermo in seguito della transazione condotta con l’ex Curatela Amia.
A pesare poi anche i costi del personale con un incremento di 6,1 milioni di euro sul costo dei dipendenti. Rap dal 2014 ha perso circa 900 dipendenti che non sono mai stati rimpiazzati a dovere. Sotto questo aspetto il concorso per 306 operai indetto da Rap a dicembre 2022 è ancora fermo al palo in attesa che si possa sbloccare. L’azienda ha affidato a degli esterni la scrematura dei candidati che hanno fatto richiesta, oltre 18 mila domande presentate.
Preoccupazione nell’opposizione
“Un trend in netto peggioramento anche rispetto al risultato di esercizio del primo semestre 2023, che già segnava un risultato negativo di 3,8 milioni di euro”, afferma Massimo Giaconia, consigliere comunale e capogruppo di Progetto Palermo. “I dati riportati in quest’ultima relazione periodica, purtroppo, confermano le nostre preoccupazioni, già manifestate in tutte le sedi deputate a decidere sul futuro della Rap e su quello dei suoi dipendenti; e comprovano che le rassicurazioni del sindaco Lagalla e della sua vicesindaco Varchi, date al Consiglio comunale, e in più occasioni ai sindacati, erano inconsistenti e non supportate da atti amministrativi”.
Attacco all’amministrazione
“La verità è che le misure correttive più volte decantate – continua Giaconia – dall’amministrazione comunale, finalizzate a riequilibrare i conti aziendali, non sono mai arrivate e, probabilmente, non esistono neanche. Quello che preoccupa di più è il mix di incompetenza e negligenza che caratterizza questa amministrazione, la quale, piuttosto che pensare ad amministrare Palermo, è sicuramente più attenta a gestire le beghe interne per la spartizione di cariche di governo e sottogoverno e a occuparsi delle varie “compensazioni”.
“Rap si affidi ai privati”
Non permetteremo che la Rap abbia lo stesso epilogo del gruppo Amia e che la gestione dei servizi pubblici locali essenziali venga svenduta al migliore offerente. Pretendiamo di sapere dall’amministrazione comunale come intende sanare la Rap e potenziare i servizi di igiene urbana che ad oggi, per cause ben note, non sono all’altezza di una Città come Palermo. Al Consiglio di Amministrazione dell’azienda chiediamo, invece, di razionalizzare drasticamente e immediatamente l’affidamento dei servizi in mano alle ditte private per la movimentazione dei rifiuti all’interno di Bellolampo, i cui costi contribuiscono in maniera determinante ad appesantire il bilancio aziendale.
Questo perché riteniamo ci siano oramai tutte le condizioni, anche di natura tecnico-gestionale, considerato che qualche giorno fa è stato consegnato il primo lotto della VII settima vasca. Alla luce di tutto ciò chiediamo al sindaco Lagalla di venire a riferire al Consiglio comunale e alla Città, invitandolo a portare stavolta con sé atti amministrativi formali e concreti e non più soltanto belle parole e buone intenzioni”.
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