Rapina in concorso, aggravata dal metodo e dalle modalità mafiose, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e rapina. Sono queste le accuse rivolte ai sei individui tratti in arresto stamani tra Palermo e San Mauro Castelverde.
Ad eseguire i provvedimenti cautelari il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo e delle Compagnie di Cefalù e Petralia Sottana. L’ordinanza arriva dall’ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
L’indagine costituisce l’esito di una complessa manovra investigativa condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo, congiuntamente alle Compagnie di Cefalù e Petralia Sottana, focalizzata nel contesto territoriale del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde (QUI MAGGIORI DETTAGLI).
Una più ampia attività che aveva già portato all’arresto a carico di 11 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento dei beni, corruzione, violenza privata, furto aggravato e danneggiamento. Il provvedimento, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, era stato eseguito nel giugno 2020; si tratta della cosiddetta operazione “Alastra”.
L’odierno provvedimento ha dunque portato in carcere quattro persone. Si tratta di Giuseppe Scialabba, 37 anni; Giovanni Scialabba, 62 anni; Mauro Scialabba, 39 anni; Francesco Paolo La Rocca, 31 anni. Arresti domiciliari, invece, per due persone: Paolo Giacalone, 24 anni, e Alessio Lo Giudice, 21 anni.