Una donna di 65 anni ha vissuto un’avventura che difficilmente scorderà. Nel primo pomeriggio di sabato, rientrando a casa sua in un palazzo di via dei Peloritani, vicino via De Gasperi, ha trovato davanti al portone un malvivente. Dopo averla minacciata, dicendole di essere armato, l’ha costretta a chiamare l’ascensore, e si è trovata nella cabina assieme al rapinatore. Per la signora il tragitto fino al piano deve essere stato agghiacciante, anche perché non sapeva quale poteva essere la continuazione di questa traumatica esperienza. Infatti il delinquente avrebbe potuto obbligarla ad aprire la casa, e svaligiare l’appartamento. Ma anche farle del male. Invece, quando l’ascensore si è fermato, il rapinatore si è limitato a strapparle la collanina d’oro, ed è scappato.
La signora, ancora tremante, ha telefonato subito ai carabinieri, che, giunti sul posto, hanno ricostruito la dinamica dell’aggressione. Ed hanno iniziato la ricerca del malvivente, tentando anche d’individuarlo dalle riprese delle telecamere di sorveglianza installate negli esercizi commerciali della zona. Gli investigatori ritengono che l’uomo abbia potuto tendere l’agguato alla signora, approfittando della circostanza che in quel giorno ed in quell’ora c’erano poche persone in via dei Peloritani.
Non è la prima volta che accadono episodi del genere. Situazioni che creano allarme ed alimentano uno sgradevole senso d’insicurezza. Purtroppo non sono rari i casi di anziani seguiti fin sotto casa e minacciati e depredati dopo che hanno fatto prelievi in banca o alle poste. Oppure, come l’ultimo caso vissuto da questa signora, aggressioni e agguati a cittadini che fanno il loro rientro a casa. Le forze dell’ordine raccomandano prudenza e attenzione. Inoltre, per le persone anziane, suggeriscono di farsi accompagnare, se vanno in banca o negli uffici postali per fare prelievi.