Condannata a tre anni e dieci mesi di reclusione una professoressa di scuola media, accusata di abusi sessuali su minore e atti persecutori. A emettere la sentenza è il Tribunale di Cuneo, che ha dato all’insegnante la possibilità di scontare la pena ai domiciliari. Secondo quanto ricostruito, quest’ultima avrebbe avuto rapporti sessuali con un alunno 14enne, affidatole durante una docenza di sostegno.
La Procura aveva chiesto sette anni. I legali della docente avevano invece sostenuto la tesi di un rapporto alla pari con il ragazzo.
Secondo il pm, la donna avrebbe plagiato il ragazzino fino a indurlo ad accusare la madre di inesistenti maltrattamenti solo allo scopo di passare una notte insieme. Il 14enne avrebbe frequentato casa della prof durante tutte le vacanze di Natale perché in teoria doveva preparare l’esame di terza media da privatista. Successivamente la madre avrebbe scoperto foto e messaggi hard. La professoressa inoltre, secondo la Procura, avrebbe anche regalato un cellulare all’alunno dopo che la madre gli aveva tolto il suo.
L’insegnante in aula ha ammesso i rapporti sessuali ascrivendoli però a un periodo successivo, quando non era più docente del ragazzo. La sentenza di primo grado aveva disposto anche il pagamento di 30mila euro alla parte civile, a titolo di risarcimento. L’insegnante, sospesa e poi rientrata in servizio, è stata dichiarata interdetta in perpetuo da incarichi in scuole di ogni ordine e grado.