A Ravanusa scoppia metanodotto, crolla intero isolato: situazione drammatica

L’esplosione è avvenuta intorno alle 20.30

isolato

Un intero isolato coinvolto nell’esplosione avvenuta stasera intorno alle 20.30 a Ravanusa in provincia di Agrigento. A provocarla sarebbe stata una tubatura del metanodotto cittadino, almeno 12 dispersi tra loro anche tre bambini e una donna incinta. Crollate più di una palazzina. Sul luogo sono giunte anche le unità cinofile da Palermo per aiutare nella ricerca dei dispersi.

Intervenuto telefonicamente a Skytg24, Luigi Lana della Polizia Municipale di Ravanusa ha spiegato la situazione. “Gli edifici coinvolti sono più di uno e sono a ridosso di una scuola elementare. La situazione è abbastanza grave, sono intervenute tutte le forze di polizia e la Protezione Civile. Stiamo cercando con le ruspe di liberare la strada dalle macerie. Le fiamme del sottosuolo non siamo riuscite ancora spegnerle perché il gas ha generato dei piccoli focolai attorno al quartiere. Adesso, si sta lavorando alla chiusura delle condotte del gas per evitare altri scoppi. Le fiamme degli edifici, invece, sono state domate. Altri edifici coinvolti sono stati evacuati mentre altri rasi al suolo. La situazione è disperata, non abbiamo iniziato ancora la ricerca delle persone sotto le macerie, è difficile intervenire“.

Erano arrivate segnalazioni di cittadini nei giorni scorsi che sentivano puzza di gas, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni. Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta: “Questo è il momento dei soccorsi. Domattina, quando interverrà la squadra speciale dei vigili del fuoco da Palermo, interverrà anche la Procura. Al momento abbiamo notizie di dispersi, dobbiamo aspettare e capire”, queste le parole del procuratore Luigi Patronaggio all’Ansa.

INDIVIDUATA DONNA SOTTO LE MACERIE

“Un incendio immane che ha consentito però a qualcuno di riuscire ad uscire dagli appartamenti e a scappare. Abbiamo tanti dispersi, probabilmente 11. C’è però qualche buona notizia: siamo riusciti a sentire delle voci da sotto le macerie e dopo aver chiuso il gas si sta iniziando a scavare fra le macerie per salvare quante più persone possibili”. Queste le parole del colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Agrigento. Individuata tra le macerie una donna che urla, i vigili del fuoco stanno cercando di liberarla. Le operazioni sono rese difficoltose dal rischio connesso alla presenza di potenziali sacche di gas al di sotto delle macerie.

Ultimo aggiornamento ore 01.07

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