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Razionamento dell’acqua a Palermo, si avvicina “l’ora X”? Ecco cosa sappiamo

Dovrebbe partire domani, lunedì 22 luglio, il razionamento idrico previsto dall’AMAP per la città di Palermo, così da far fronte all’emergenza siccità che sta dilaniando l’Isola. Dovrebbe ma non c’è certezza. Sì perché la decisione dell’azienda municipalizzata, che gestisce il servizio idrico integrato di Palermo e di decine di comuni della provincia, non è stata condivisa da gran parte dell’amministrazione, regionale e comunale.

Dal Presidente della Regione Renato Schifani al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, nonché coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica. “La decisione di Amap di avviare un piano di razionamento dell’acqua a Palermo sorprende per i tempi, il metodo e il merito seguiti. Una scelta non condivisa perché l’Azienda municipalizzata non ha comunicato questa determinazione ma si è solo limitata a dire che stava rivedendo lo studio sulla disponibilità dell’acqua a suo tempo fatto”.

Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha espresso la sua non convinzione in merito all’adozione del provvedimento, lanciando la palla alla Cabina di regia regionale: “Il piano verrà riportato al tavolo di concertazione regionale e sarà in questo contesto che verranno condivisi eventuali passaggi, tempi e modalità della proposta di Amap”. 

Insomma, il provvedimento pare sia slittato risultando “in fase di elaborazione”, anche se manca ancora una comunicazione ufficiale da parte dell’Azienda. Qualche giorno fa, è arrivata una smentita da parte di Amap circa la diffusione di un falso calendario inerente al piano di razionamento (ATTENZIONE, solo in riferimento al calendario e non all’adozione del piano!). Una certezza c’è: la situazione degli invasi, da cui si preleva la fornitura, è drammatica, col 60% in meno di riempimento rispetto all’anno scorso.

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Cristina Riggio