Rc auto, confermati i nuovi aumenti sproporzionati: ne rimane solo una per spendere poco | Corsa ad accaparrarsela

Non c’è pace per i cittadini italiani che ora devono fare i conti con l’ennesimo aumento, quello dell’assicurazione della propria automobile

Come se la devastante crisi economica non fosse già sufficiente, come se gli aumenti vertiginosi e spropositati di questi ultimi anni non abbiano già mandato in crisi i bilanci di milioni di cittadini, per tutti gli automobilisti arriva una mazzata terrificante.

È infatti in atto una crescita significativa dei prezzi delle assicurazioni, la Responsabilità Civile degli autoveicoli (Rc auto). Aumenti significativi che però cozzano con alcuni dati della nostra economia che dovrebbero prefigurare uno scenario di segno opposto.

Secondo alcune voci sarebbe rimasto un solo pacchetto assicurativo ad aver mantenuto costi accessibili, ma la realtà è ben diversa e lo scopriremo presto. Intanto a prevalere è la rabbia di milioni di cittadini che si trovano costretti a pagare di più per la loro Rc auto.

Tornando ai parametri economici in miglioramento c’è da sottolineare il possibile taglio sui tassi di 50 punti della Bce che varrebbe come una bella boccata d’ossigeno per milioni di persone. In più c’è l’inflazione che in Europa sta calando molto più velocemente del previsto.

Rc auto, aumento sconsiderato quasi ovunque: c’è un’eccezione che fa sperare

Limitandoci al nostro Paese, in Italia purtroppo i costi dell’assicurazione auto non solo non sono destinati a scendere, ma vanno nella direzione opposta. Sono infatti in arrivo nuovi rincari, che in alcune città nel mese di settembre hanno già visto un aumento dell’11% in più rispetto allo scorso anno.

Altri dati forniti dall’Istituto di vigilanza sul comparto assicurativo confermano questa sgradita tendenza rialzista. Il prezzo medio dell’assicurazione auto è di 414 euro, un corposo +6% su base annua. In quasi tutte le province italiane prevale il segno più, con una sola eccezione.

Rc auto, la crescita dei prezzi è allucinante: resta una sola ancora di salvezza

Per fare qualche esempio concreto in città come Roma e Napoli si registrano aumenti di particolare consistenza. Nel capoluogo campano in particolare il cosiddetto differenziale di premio è di 261 euro, in aumento del +6,3% su base annua.

Le città più care in assoluto sono Napoli e Prato. Ce un’unica eccezione ed è rappresentata dalla città di Enna, diventata all’improvviso la più conveniente con una media di 294 euro. Alle sue spalle un’altra città del sud come Potenza.