E’ un nuovo orizzonte della comunicazione, nel quale la moda e le tendenze si fondono per incontrare e veicolare contenuti culturali che riguardano la fiducia nel progresso, il rispetto del pianeta e la sostenibilità. Così Dell’Oglio, l’azienda storica palermitana del fashion retail di lusso, lancia il suo shooting fotografico, armonizzando e diffondendo la sua rivoluzione gentile.
Va oltre il concetto di un semplice store, un percorso virtuale ben definito e temi studiati per affascinare il bel gusto. Ieri Dell’Oglio ha debuttato con il nuovo editoriale che pone al centro l’incontro, costola dell’accattivante progetto dal nome di Meet you again, torniamo ad incontrarci.
Una location d’eccezione, ovvero l’Università degli Studi di Palermo nell’evocativo viale delle Scienze. Una Palermo inedita, che racconta fascino e immaginazione, imperniati nella curiosità e l’eleganza che solo la cultura sa veramente trasmettere. Attraverso un monumento, un libro, un racconto, un abito.
All’interno del grande parco che circonda l’Università sono stati scelti quei luoghi evocativi di incontri di stile, tempo e pensiero e in particolare l’area progettata dall’architetto Vittorio Gregotti.
Il racconto di un mondo che riparte proprio dai luoghi del sapere, l’agorà della cultura cittadina. Proprio la mission di Dell’Oglio: andare oltre gli obiettivi commerciali, utilizzando i propri canali di comunicazione per promuovere scelte di vita e di pensiero che sappiano fondare i presupposti di una nuova re-esistenza. Partendo proprio da Palermo.
Parte dello shooting è un omaggio a Marina Abramovich, la «nonna della performance art» come lei stessa si definì. Un tributo ai corpi che, dopo essere rimasti silenti, in attesa paziente per lungo tempo, adesso si allungano, si espandono e trovano quiete solo quando toccano l’altro.
La natura è amica, è radice e madre da ascoltare. Il mondo digitale è una frontiera da esplorare per conquistare nuovi territori e una nuova dimensione umana.
Re-esistenza è il mondo che riparte dai luoghi del sapere, dove si incontrano i giovani. Dai loro scambi di pensiero nasce una rivoluzione gentile fatta di conoscenza, immaginazione e connessione con la natura.
Una sessione speciale dell’editoriale è stata scattata presso il MECmuseum di Palermo, il primo museo della rivoluzione informatica ideato dall’architetto Giuseppe Forello. Luogo nel quale si concretizza l’incontro tra immaginazione e nuove frontiere del digitale.