Record mondiale per Israele: più del 10% della popolazione già vaccinata

In Israele già immunizzato quasi il 10% della popolazione. Il paese punta a vaccinare tutti gli abitanti entro marzo

Per quanto riguarda la battaglia al Covid, c’è Israele che sta dimostrando al mondo intero come si fa. Basti pensare che per quanto riguarda l’Italia, la campagna per la vaccinazione antivirus sta cominciando ad avviarsi adesso, e si profila anche qualche difficoltà. Si discute ancora sulla carenza di vaccini, seppure dovuta al rallentamento di Astrazeneca e Sanofi, ma c’è anche la carenza dei “vaccinatori”, dovuta al solito ritardo organizzativo. Inoltre si disserta su come superare le resistenze dei dubbiosi e dei NoVax. Per contro c’è chi nel frattempo è partito con uno scatto imperioso. Israele più di tutti, con il 10% della popolazione già vaccinata.

CARATTERISTICHE FAVOREVOLI

Secondo i media, Israele ha chiuso un contratto con la Pfizer per una fornitura iniziale tra i 4 e i 6 milioni di dosi. Certo, c’è anche da sottolineare che questa nazione con una popolazione limitata, una zona geografica omogena ed un moderno sistema sanitario pubblico, in larga parte digitalizzato. Quindi ha le caratteristiche di un laboratorio perfetto dove potere sperimentare una vaccinazione di massa. Quindi oltre il 10% della popolazione è già stata immunizzata con la prima dose del vaccino. Si tratta di un milione di persone su poco più di 9 milioni di abitanti. In tutto il mondo c’è il Bahrein in seconda posizione, seppure con il 3,45% e gli Usa con lo 0,84%.

VACCINARE TUTTO IL PAESE ENTRO MARZO

Le intenzioni del ministro della sanità Yuli Edelstein, sono quelle di arrivare per fine marzo ad un paese quasi del tutto immunizzato. Il premier Benyamin Netanyahu, incontrando il milionesimo immunizzato nella cittadina araba di Umm El Fahem nel nord del paese, ha espresso la sua soddisfazione: «Provo una emozione grande ─ ha detto ─. Ci siamo procurati milioni di dosi, abbiamo preceduto il mondo intero e procediamo ad alta velocità per immunizzare l’intera popolazione, per salvare vite umane». Non va dimenticato anche un importante dato economico, che il governo israeliano non ha certo ignorato: prima il Paese uscirà dalla pandemia e prima il sistema produttivo e sociale si rimetterà in moto. Il processo della prima fase è stato talmente veloce che a metà gennaio il ministero della sanità per precauzione sospenderà per 2 settimane le nuove vaccinazioni in modo da assicurare la seconda dose a quelli già immunizzati.