Recupero debiti sui nullatenenti, arrivano le sanzioni pesantissime: ecco cosa ti vengono a togliere | Impossibile sfuggire

Recupero crediti nullatenenti - fonte_Canva+Ansa - palermolive.it

Recupero crediti nullatenenti - fonte_Canva+Ansa - palermolive.it

Cambiano le procedure per il recupero dei debiti dai nullatenenti, possono esserci delle importanti sanzioni, ecco cosa ti tolgono. 

Quando un credito ha diritto a recuperare una certa somma di denaro è inevitabile che si agisca in maniera giurisdizionale nei confronti del debitore. Questo avviene sia quando si tratta di un privato che di un’istituzione.

Ad intervenire in materia sarebbe il codice civile italiano, nello specifico l’articolo 2740 che va a stabile come un debitore debba rispondere delle proprie obbligazioni sia con i beni presenti che con quelli futuri. Sostanzialmente questo vuol dire che, a tutti gli effetti, non è sufficiente dichiararsi nullatenenti per non provvedere al pagamento dei propri debiti.

Non è un caso se, tale termine, effettivamente, non compare in nessuna legge e nessun elemento giuridico prevede che ci si possa avvalere di tale dicitura. Considerando tutto questo probabilmente occorre anche far chiarezza su chi è il nullatenente e come comportarsi nei suoi confronti.

Quando si matura un debito provvedere al pagamento prima o poi sarà inevitabile.

Il nullatenente non ha redditi a cui aggrapparsi

A tutti gli effetti quando si parla di nullatenenti ci si riferisce a soggetti che non hanno un lavoro retribuito o un reddito e non sono proprietari di alcun bene. Quindi avviare un pignoramento sarebbe pressapoco inutile considerando che non ci dovrebbero essere elementi a cui aggrapparsi per poter avere il denaro che spetta. Ma si indica come nullatenente anche colui che non ha redditi pignorabili, come chi percepisce una pensione minima o un vitalizio.

Peccato che troppo spesso si definiscono nullatenenti i furbetti che, sapendo di avere dei debiti da pagare fingono di non avere beni pignorabili, ovvero, li intestano ad altre persone e spesso lavorano in nero. Proprio per questo motivo, la giurisprudenza ha dovuto pensare a come procedere con il recupero dei crediti anche da persone di questo tipo.

Sentenza e pignoramenti - fonte_pexels - palermolive.it
Sentenza e pignoramenti – fonte_pexels – palermolive.it

Essere nullatenente non salva da eventuale pignoramento

Quindi essere un nullatenente attualmente non si traduce nell’impossibilità assoluto ad essere soggetto ad azioni di pignoramento. Allo stesso modo non è certo detto che si compia la prescrizione dei propri debiti, infatti se il creditore invia costantemente delle diffide di pagamento, la prescrizione non si verificherà mai. Potrebbe sembrare un consiglio assurdo, ma nel momento in cui il proprio debitore si dice nullatenente potrebbe essere risolutivo rivolgersi a un’agenzia investigativa per andare a trovare delle situazioni che potrebbero essere in grado di nascondere delle ricchezze o comunque degli averi.

Ad esempio è possibile che il debitore viva in una casa di proprietà che ha intestato ad altri, come avrebbe anche potuto fare con l’auto. Inoltre è possibile che ci siano dei conti correnti esteri da cui poter prelevare il denaro e infine, nel caso in cui esso viva in una casa in affitto è comunque possibile provvedere a un pignoramento presso terzi.