Reddito di cittadinanza, i beneficiari chiamati sulle spiagge libere come guardiani?

Una possibilità che vedrebbe impiegati i soggetti che attualmente percepiscono la sovvenzione dello Stato.

L’estate è dietro l’angolo ma i punti interrogativi sono davvero molti per tutti i soggetti che animeranno la bella stagione: dai lavoratori ai vancanzieri. La “Fase 2” ha disposto diverse aperture ma bisognerà attendere almeno il 18 maggio prossimo per capire qualcosa in più sullo svolgimento dell’estate 2020. Tanti i punti interrogativi che toccano sicurezza, precauzioni, limitazioni e atteggiamenti da dover seguire per evitare nuovi contagi da Coronavirus. Mentre gli stabilimenti assicurano di poter controllare i clienti che affolleranno, sempre a distanza, il bagnasciuga, le spiagge libere rappresentano una “terra di nessuno” che potrebbe diventare il teatro di diverse infrazioni. Una proposta, però, risolverebbe il problema: chi percepisce il reddito di cittadinanza dovrebbe diventare “guardiano” delle spiagge libere trovando, quindi, un vero e proprio impiego estivo.

LA PROPOSTA: LAVORO SULLE SPIAGGE PER CHI PERCEPISCE IL REDDITO DI CITTADINANZA?

La vivibilità ed il rispetto delle regole sulle spiagge libere è la vera sfida per l’estate che, progressivamente, sta conquistando le giornate degli italiani portando sole, caldo, vacanze e voglia di mare. Soprattutto dopo un periodo durissimo come il lockdown. I lidi balnerari stanno lavorando per le aperture cercando di rispettare tutte le norme di sicurezza atte a contenere nuovi contagi da Covid-19. Ma le spiagge libere rischiano di diventare “terra di nessuno” . E questa consapevolezza è pericolosa. L’Inail-Iss ha emesso un documento sulla balneazione. Ecco qualche stralcio:

“Dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione, individuando quelle più idonee ed efficaci. È opportuno, ove possibile – specifica il documento -, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire”.

Sulle spiagge libere potrebbero essere impiegati i beneficiari del reddito di cittadinanza. Questa è la proposta del Movimento Cinque Stelle: se accolta, molti soggetti che attualmente percepiscono la sovvenzione dello Stato potrebbero diventare “guardiani” dei bagnasciuga per assicurare un maggior controllo sulle porzioni di spiaggia sprovviste di stabilimenti.

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