Reddito di cittadinanza e mafiosi: la “soluzione” del sindaco Orlando

Orlando: “Collegare banche dati della giustizia con l’INPS”

procuratori

Nella giornata di ieri la Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto 145 persone che nonostante la condanna per mafia, percepivano il reddito di cittadinanza. Tutti denunciati con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed all’Inps.

Non è tardata ad arrivare la reazione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando tramite un post sul proprio profilo Facebook. “Il Reddito di cittadinanza ha rappresentato e rappresenta uno strumento importante per combattere disagio e povertà e dai doverosi e approfonditi controlli emerge che la stragrande maggioranza dei percettori sono persone e famiglie in effettivo stato di necessità. Non può però lasciare perplessi il fatto che alcune decine di condannati per reati gravi e gravissimi abbiano comunque potuto beneficiarne prima di essere scoperti dal lavoro d’indagine della Guardia di Finanza. A quest’ultimi ancora una volta esprimo gratitudine ed apprezzamento”.

COLLEGARE BANCHE DATI DELLA GIUSTIZIA CON INPS

Il sindaco avanza la sua proposta: “Nell’epoca della interconnessione digitale e della richiesta a cittadini e imprese di dotarsi d’identità elettronica, è importante che tutte le pubbliche amministrazioni siano dotate di strumenti informatici di verifica adeguati. Per esempio con l’interconnessione fra le banche dati della Giustizia con quelle dell’INPS. In questo modo le eventuali dichiarazioni false vengono subito scoperte e sanzionate, alleggerendo anche i compiti propri di INPS per la Famiglia e GdF”.