Non si ferma la protesta dei percettori del Reddito di Cittadinanza a Palermo che da qualche settimana si sono visti togliere dal Governo nazionale il sussidio. Da Roma si sta lavorando a nuovi aiuti anche attraverso gli uffici sociali. oltre al bonus da 350 euro inserito in aiuto alle famiglie senza lavoro. L’associazione “Basta Volerlo” ha annunciato una nuova manifestazione in programma il 14 settembre davanti l’assessorato al Lavoro in via Trinacria. L’obiettivo dei percettori è incontrare l’assessore Nuccia Albano e avere rassicurazioni sul proprio futuro.
“Noi continuiamo contro il Governo Meloni le nostre manifestazioni – afferma a Palermo Live Toni Guarino – perché non accettiamo la carità di 350 euro quando la gente versa in condizioni precarie di cui stanno già ricevendo contratti di sfratto esecutivo. Dove andranno a vivere queste persone? Che fine farà questa gente dato che lavoro in Sicilia non esiste ? Non possiamo pensare di avere una macchina nuova senza le ruote, non potrà mai camminare. Il governo centrale deve investire e deve attivarsi subito in questa emergenza lavorativa in Sicilia creando anche delle cooperative sociali. La gente non può rimanere abbandonata dalle istituzioni”.
A fine agosto i percettori si erano mossi in corteo da piazza Vittorio Veneto fino a via Trinacria. Qualche giorno dopo c’è stato un confronto tra le delegazioni dei percettori e l’Assessorato a Lavoro. L’obiettivo è quello di attivare le cooperative sociali in collaborazione con le Partecipate di Palermo.
Non usa giri di parole il presidente di “Basta Volerlo”, Davide Grasso: “La situazione è drammatica – dice – Oltre 270 mila sono i disoccupati siciliani, circa 100 mila quelli che hanno perso il diritto del Reddito di cittadinanza tra agosto e settembre.
Per loro pochissime offerte di lavoro, ad oggi soltanto 55, ma come potranno sopravvivere con soli 350€ al mese? E quando verrà erogata questa elemosina? La procedura per completare la domanda è a dir poco laboriosa, prevede 8 step, di cui nel sesto si deve sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato presso il centro per l’impiego di appartenenza.
E finché il percorso non sarà completato, i cittadini non riceveranno il contributo.
Solo nella città di Palermo quasi 30 mila persone potrebbero fare la richiesta, questo vorrà dire che nei 22 giorni lavorativi di settembre, il CPI del capoluogo dovrà ricevere 1400 persone al giorno, sarà mai possibile ??? Chiedo per 30 mila amici.
“E a cosa serviranno questi corsi se il lavoro manca? – chiede Grasso – Va smontato il mito delle aziende che cercano dei lavoratori e non li trovano… Domanda e offerta di lavoro hanno dei numeri nettamente diversi.
Ma non stiamo scoprendo l’acqua calda, è stato sempre così. Quello che stride è l’atteggiamento impassibile da parte del governo siciliano. Lavoro o Reddito dignitoso”.
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