Reddito di cittadinanza, Schifani incontra i percettori in protesta: “La Regione non ha strumenti per intervenire”

I percettori da giorni protestano davanti a Palazzo d’Orléans

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Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato nel pomeriggio di ieri, 13 gennaio, una delegazione dei percettori del reddito di cittadinanza che da giorni protestano davanti a Palazzo d’Orléans contro la riforma della misura decisa dal governo nazionale.

“Ho voluto incontrare questi cittadini che manifestano civilmente – ha detto il presidente Schifani – perché ritengo doveroso ascoltare le loro ragioni. In me troveranno sempre una persona attenta e disponibile. È un tema estremamente delicato, che mette in discussione il futuro di tante persone. Deve essere chiaro che non devono e non possono essere alimentate illusioni su percorsi non praticabili. Il reddito di cittadinanza è una misura nazionale, sulla quale la Regione non ha strumenti per intervenire. Comunque, parleremo col governo dello Stato per capire quali sono le intenzioni di Roma sul futuro di un provvedimento che, evidentemente, non ha funzionato”.

Reddito di cittadinanza, la protesta davanti a Palazzo d’Orléans 

L’11 gennaio i percettori di rdc palermitani sono tornati a protestare, dopo l’ultimo corteo popolare del 21 dicembre. Blocchi stradali e traffico in tilt sono stati il mezzo utilizzato per fare pressione e ottenere risposte. Poi il presidio permanente davanti alla sede della Regione Siciliana. 

I manifestanti erano rimasti lì per tutto il pomeriggio, attraversando la strada e bloccando il traffico. La richiesta era quella di incontrare il presidente Schifani, così come era stato loro promesso. 

“È stato votato dal popolo siciliano e a loro deve dare risposte – ha dichiarato Toni Guarino, presidente dell’associazione “Basta Volerlo” -. Se non verremo ricevuti rimarremo qui e siamo disposti anche a fare lo sciopero della fame. Non si possono chiudere le porte a padri e madri di famiglia che non riescono ad arrivare a fine mese”.

Lo sciopero della fame

Effettivamente, dopo la protesta, alcuni percettori di reddito di cittadinanza hanno poi deciso di iniziare lo sciopero della fame, restando davanti alla sede della Regione Siciliana. “Non preoccuparsi del proprio cittadino è abbandonare una persona al nulla – hanno dichiarato ai microfoni di Palermo Live -. Ciò che chiediamo è avere un po’ di rispetto verso questa gente che non cerca qualcosa per speculare sullo Stato, ma solo un lavoro degno delle nostre famiglie”.

I percettori chiedono garanzie e il tanto agognato lavoro: “Ad agosto mi troverò fuori casa. Inizio io ora a stare fuori, a dormire in macchina perché voglio un lavoro e voglio che i miei figli stiano sempre dentro ad una casa”. Così aveva raccontato una mamma che aveva da subito aderito alla protesta (QUI LE INTERVISTE VIDEO).

 

Reddito di cittadinanza, percettori palermitani iniziano lo sciopero della fame: “Vogliamo essere ascoltati”

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