Percepivano il reddito di cittadinanza pur non avendo i requisiti richiesti per l’erogazione del beneficio. È quanto portato alla luce nei giorni scorsi dai militari della Tenenza di Corleone, che hanno individuato tra Corleone, Villabate, Godrano, cinque “furbetti”.
L’operazione è giunta a buon fine grazie ad attività di intelligence economico-finanziaria e ad una stretta collaborazione info-operativa con l’INPS. Tutti i soggetti non avevano comunicato informazioni personali che non avrebbero permesso loro di accedere alla misura del reddito di cittadinanza.
In particolare, due avevano omesso di dichiarare che uno dei componenti del proprio nucleo familiare era stato sottoposto a misure cautelari personali.
Un terzo non aveva indicato che due dei componenti del nucleo familiare risiedevano stabilmente in una struttura residenziale con retta a totale carico del Comune di Corleone. Non potevano dunque considerarsi a suo carico.
Un altro, invece, non aveva indicato la titolarità, da parte un componente del nucleo familiare, di cespiti patrimoniali diversi dalla casa di abitazione, il cui valore, ai fini IMU, superava la soglia di 30mila euro prevista dalla normativa.
Infine, i controlli sul quinto soggetto hanno rivelato che un suo familiare aveva avviato un’attività commerciale abusiva in forma ambulante.
I finanzieri hanno segnalato dunque tutti i soggetti alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per la violazione prevista dall’art. 7 del D.L. 4/2019 . Segnalata la situazione anche all’INPS, si procederà adesso non solo a sospendere il beneficio ma anche al recupero delle somme già indebitamente percepite. Queste ammontano complessivamente a circa 30mila euro.