Reddito di cittadinanza, si cambia: andrà solo a chi non può lavorare

Più di 660mila persone potrebbero perdere il sostegno economico. Sono quelli tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro che non risultano né occupati né esonerati

Di sicuro non è una sorpresa: già durante la campagna elettorale le intenzioni di Giorgia Meloni e delle forze politiche che adesso compongono il nuovo governo erano apparse chiare. Chi è in condizione di lavorare non può godere del Reddito di Cittadinanza. E appare chiaro che questo è lo stesso principio a cui si ispira adesso la maggioranza. Il Rdc deve diventare uno strumento rivolto solo a chi, per problemi di salute o altri impedimenti, non può trovarsi un lavoro. L’intenzione del governo è quella di togliere il sussidio a chi ne beneficia, nonostante sia in condizione di potere lavorare. Quindi, l’indirizzo è quello di  “mantenere e quando possibile aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili, non in condizioni di lavorare”, ma   tutti gli altri, cioè disoccupati e inoccupati, dovranno invece farcela da soli. Per loro “la soluzione non può essere il Reddito di cittadinanza a vita, ma il lavoro”.

Chi rischia di perdere il Reddito di cittadinanza?

Ma quanti e quali sono gli attuali beneficiari che rischiano di perdere il sostegno economico? Secondo i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, l’Anpal, i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono 919.916. Di questi, il 18,8%, 173mila, risultano occupati, il 9,4%, 86mila, risultano esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali, mentre i restanti 660mila, quindi il 71,8%, sono tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro.

Se la riforma andrà in porto, come pare, non c’è bisogno di fare molti calcoli. Quelli che rischiano di perdere il Reddito di cittadinanza sono proprio quei 660mila in grado di potere lavorare. Certo, il nuovo provvedimento è ancora tutta da scrivere e, probabilmente saranno contemplate alcune eccezioni. Come per quei disoccupati ultra cinquantenni, che potrebbero incontrare più difficoltà nel trovare occasioni di lavoro. Resta da capire cosa farà il governo per i cittadini a cui verrà tolto il Rdc. Ci sarà un altro sussidio meno generoso? Oppure  la maggioranza sceglierà la “linea dura”?