Nel progressivo addio al Reddito di Cittadinanza si intravede una nuova misura a sostegno degli occupabili che versano in condizioni di disagio economico. Si tratta del Supporto per la formazione e il lavoro, di cui si fa menzione nel testo del decreto legge inviato alla Ragioneria generale per la bollinatura. Il documento conferma anche l’introduzione dell’Assegno di inclusione per le famiglie in difficoltà nelle quali ci sono minori, disabili o over 60.
Stando alle informazioni attualmente note, il Supporto per la formazione e il lavoro partirà il primo settembre e interessa le persone tra i 18 e i 59 anni. Si tratta di una misura personale, che può quindi anche essere assegnata a più persone all’interno del medesimo nucleo familiare. È prevista un’indennità fino a 350 euro, per un massimo di 12 mensilità, per chi si impegna in corsi di formazione utili alla ricerca di un nuovo lavoro.
Il Supporto per la formazione e il lavoro sarà quindi riservato alle persone escluse dalla possibilità di beneficiare del Reddito di cittadinanza e poi, da gennaio 2024, dell’Assegno d’inclusione. Il sussidio si rivolge dunque agli occupabili. Bisognerà avere un Isee non superiore a 6mila euro e durerà al massimo 12 mesi senza poter essere rinnovato.
L’Assegno di inclusione, in vigore dal primo gennaio 2024, spetterà invece alle famiglie in situazione di povertà con minori, disabili o anziani. Si tratta di un sostegno che può arrivare fino a 500 euro al mese, a cui può aggiungersi un contributo per l’affitto (ULTERIORI INFO QUI).