Reddito di povertà, in Sicilia assegni fino a 5mila euro: ecco chi può richiederlo e come
Arriva in Sicilia il “Reddito di povertà” misura regionale che prevede l’erogazione di un contributo economico una tantum destinato a circa 10.000 famiglie in difficoltà. Diversamente da quanto inizialmente previsto, l’assegno non sarà di importo fisso a 5.000 euro ma sarà suddiviso in tre fasce: 5.000 euro per chi totalizza più di 30 punti in graduatoria, 3.500 euro per punteggi tra 20 e 30, e 2.500 euro per chi non supera i 20 punti. Si potranno così raggiungere un numero maggiore di beneficiari. Vediamo di seguito come funziona il Reddito di povertà e come richiederlo.
Reddito di povertà, la graduatoria
Il primo criterio di cui si terrà conto per stilare la graduatoria dei beneficiari sarà l’ISEE: più è basso, maggiore sarà il punteggio. Attenzione ai nuclei familiari numerosi, con punti aggiuntivi per ogni membro e un bonus per i figli minorenni. Ulteriori punti saranno poi assegnati a chi vive in affitto con contratto regolare, alle ragazze madri, alle vittime di violenza e alle vedove con figli. In caso di parità di punteggio, la precedenza sarà data alle famiglie più numerose.
L’accesso al contributo non avverrà tramite click day, ma sarà regolato dalla graduatoria.
I beneficiari del Reddito di povertà saranno coinvolti in progetti di lavoro socialmente utile, organizzati in collaborazione con i Comuni di residenza, tenendo conto delle condizioni psico-fisiche di ognuno.
Il bando
La gestione del bando sarà affidata all’Irfis, l’Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia, che curerà la piattaforma online per la presentazione delle domande e la formazione della graduatoria. Dopo l’approvazione della Giunta regionale, prevista a breve, il bando dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale tra fine gennaio e febbraio. Si aprirà quindi un periodo di un mese per la presentazione delle domande, con l’obiettivo di erogare i primi assegni in primavera.