Renzi a Palermo dopo lo scontro con Conte: “Reddito di cittadinanza non tira fuori dalla povertà”

Massiccio dispiego di forze dell’ordine per l’appuntamento col leader di Italia Viva in piazza Verdi. Il timore era quello di possibili disordini dopo l’acceso botta e risposta col leader del M5S Giuseppe Conte sul tema del reddito di cittadinanza

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Matteo Renzi a Palermo, in piazza Verdi, dopo lo scontro col leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, sulla questione del reddito di cittadinanza. Un acceso botta e risposta che ha visto l’ex presidente del Consiglio pentastellato dire, nel corso della sua visita nel capoluogo: “Renzi deve fare una cosa, venga, finalmente senza scorta, in mezzo alla gente a parlare, ad esporre le sue idee. Venga a dire che in Italia non occorre un sistema di protezione sociale. Venga a dirlo e non si nasconda”. 

Un’asserzione che ha scatenato l’immediata reazione del leader di Italia Viva. “Ti devi vergognare Giuseppe Conte pensando che qualcuno possa picchiarmi – ha detto durante un comizio elettorale a Genova -.  È incredibile questo modo di fare che inneggia alla violenza. Conte sei un mezzo uomo, abbi il coraggio di fare un confronto civile sui temi, questo è un linguaggio da mafioso della politica“.

RENZI A PALERMO, PIAZZA BLINDATA PER IL TIMORE DI DISORDINI

L’appuntamenti di ieri sera a Palermo ha visto, dunque, un ampio dispiego di forze dell’ordine per garantire la sicurezza in zona. Matteo Renzi non ha potuto non commentare nuovamente l’episodio. “Del M5s non condivido nulla. Quello che non posso accettare è che un ex premier minacci fisicamente un altro presidente del Consiglio. Questo è un linguaggio di stampo minatorio e, persino, politico-mafioso“, ha affermato.

“Io credo che il successo del M5s in Sicilia non ci sarà – ha proseguito Renzi -. Alle ultime regionali non hanno vinto, a queste regionali non vinceranno. Hanno vinto alle politiche del 2018, e prenderanno, se gli va bene, la metà dei voti stavolta. Per cui questa grande discussioni sui 5S lascia il tempo che trova. La verità è che è un partito politico che ha detto tutto e il contrario di tutto”.

LA SCOMMESSA DEL TERZO POLO

“Qui in Sicilia ci aspettiamo un risultato importante perché la scommessa del Terzo Polo è soltanto all’inizio – ha proseguito -. È una scommessa che nel 2022 ha il passaggio delle regionali e delle nazionali, ma che nel 2024 vede la consacrazione con l’Europa”.

“La nostra scommessa punta a cambiare il sistema istituzionale arrivando a fare quello che ha fatto Macron in Francia: prendere i voti del Pd, che sta diventando grillino, e prendere i voti di Forza Italia che non può stare con la Meloni. Un moderato, un democristiano non può votare la fiamma”.

REDDITO DI CITTADINANZA: “NON TIRA FUORI DALLA POVERTÀ”

Nel corso dell’evento Renzi ha affrontato la tematica del reddito di cittadinanza. “Non tira fuori dalla povertà – ha detto – serve il lavoro. La Sicilia non crescerà con i sussidi e l’assistenzialismo, sono decenni che questo metodo non funziona ma nel caso dei 5 Stelle è elevato a campagna elettorale”.

“Quando io vedo in alcuni quartieri palermitani arrivare la gente con la tesserina gialla del reddito e dire ‘Papà mio’, mi chiedo come si faccia a fare una campagna che è tutta basata sul clientelismo e sul voto di scambio”. Così Renzi ha dichiarato. “Vedremo quello che accadrà, io non giudico. Penso che però che ci sia una Sicilia fatta da gente perbene e dico ai giovani siciliani non accontentatevi di chi dice che vi dà il reddito per togliervi dalla povertà, perché non è vero”.

Foto da Facebook Matteo Renzi

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