“Dopo ben 10 anni di sacrifici, i lavoratori Reset possono finalmente cantare vittoria”. A dichiararlo con soddisfazione sono i sindacati di FISASCAT CISL, CISAS URSAS e ASIA SNALV che, in data 3 dicembre, hanno firmato il tanto agognato accordo con i vertici societari. Sono 1.144 i dipendenti che torneranno a fare 40 ore settimanali, con l’obiettivo di garantire più servizi alla città.
“La Reset ha sempre rappresentato un unicum nel panorama delle Società Partecipate del Comune di Palermo – commentano i sindacalisti – Dal 1 gennaio 2015, infatti, quando dalle ceneri di Gesip si è costituita la Reset, i lavoratori sono stati inizialmente inquadrati con un orario medio settimanale pari a 28 ore fino al raggiungimento delle 36 ore settimanali avvenuto solo nell’anno 2023“.
“Tuttavia, nonostante il contratto ridotto, i lavoratori hanno da sempre svolto servizi importanti per la città di Palermo – spiegano i sindacati di FISASCAT CISL, CISAS URSAS e ASIA SNALV – . Dopo tanti anni, la Governance attuale della Società Partecipata Comunale si è finalmente resa disponibile ad impegnare, inizialmente per i prossimi 3 anni, parte delle economie ricavate nel tempo al riconoscimento progressivo e parziale degli scatti di anzianità sospesi alla data del passaggio da Gesip in Reset. Il tempo dei sacrifici è finito – concludono i sindacalisti – dopo tanti anni, possiamo finalmente parlare di incrementi orari, di welfare e di fringe benefits, tutti argomenti che, in questi ultimi anni, sarebbero sembrati pura fantascienza. Il nostro auspicio è che tutto questo possa essere l’inizio di un nuovo capitolo che porti Reset e i suoi lavoratori ad avere pari dignità rispetto ai lavoratori delle altre Società Partecipate del Comune di Palermo”.